Un dato varamente preoccupante: oltre ai dati degli utenti PSN (PlayStation Network), 77 milioni, altri 25milioni di utenti si sono visti rubare l'identità e sono gli iscritti al Sony Online Entertainment.
A questo punto, l'utente medio cosa deve pensare?
Hai voglia a raccontare che quando ti connetti devi verificare che la connessione sia sicura, https e vedere il lucchetto, perché se poi i dati vengono resi intelleggibili agli hacker tutto ciò non serve a niente.
Qualche osservatore notava che sembra quasi una pubblicità per PayPal, nel senso che anche se rubi l'account, puoi bloccare tutto.
In realtà, il furto del numero di carta di credito è relativo, nel senso che bastano pochi accorgimenti per evitare problemi. Il primo è semplice: non viene mai memorizzato il secure code, quello dietro la carta, per cui online difficilmente riusciranno a fare delle transazioni.
Il secondo è un sistema intelligente che molte banche offrono gratuitamente ai propri clienti: un sms ad ogni transazione. In quel caso, in tempo reale, potrete bloccare il pagamento.
Bastano piccole cose.
E soprattutto, non rispondete al richiamo del momento: Pippa Middleton.
Essendo l'argomento più cliccato, non cadete in tentazione (con Pippa e in generale con messaggi sospetti). Il motivo non è la vostra sicurezza in se, quanto il fatto che spesso questi richiami nascondo insidie per avere il controllo del computer o per infettarlo e usarlo per realizzare azioni criminali, come un attacco per scoprire dove sono conservati i dati degli utenti.
Mi raccomando, state attenti, ma al tempo stesso fidatevi dei servizi online se seguite le tre regole (https, secure code, sms).