Skype è una di quelle applicazioni trasversali che hanno cambiato il
modo di percepire i computer. Sebbene storicamente l'azienda non sia
mai riuscita a decollare dal punto di vista economico, è un servizio
che funziona e, soprattutto, funziona da computer e da smartphone.
Rappresente un risparmio consistente per l'utente per le chiamate e
nelle videochiamate è fenomenale, tra tutti i servizi è quello che
garantisce un minimo di qualità.
Perché Microsoft ha speso così tanto?
Perché Skype è un servizio ottimo a casa nei computer, perfetto nei
salotti con Kinect, ottimo sugli smartphone e ideale anche negli
uffici. Sono tutti ambiti in cui Microsoft punta ad avere una forte
presenza e quindi Skype è una naturale conseguenza.
Teniamo presente che Microsoft è anche una concessionaria di
pubblicità: le chiamate su Skype possono essere un veicolo fenomenale
per raggiungere oltre 600 milioni di clienti.
Da questo punto di vista, si potrebbe giudicare per Microsoft un vero affare.
Per quanto riguarda la paura dei clienti che possano abbandonare le
varie piattaforme per favorire Windows nelle sue declinazioni direi
che il pericolo, nel medio termine, non sussiste perché la pubblicità
sarà il driver di Microsoft e Skype.
E poi, Skype sulla nuvola di Windows fa un certo effetto dal punto di
vista della comunicazione.
Niklas Zennström, che ne penserà che nel frattempo sta investendo in
Last.fm e Technorati?