I produttori di oggetti di elettronica di consumo sono ossessionati
dalle batterie e dalla loro durata.
Anche tecnologie "nuove", come Vision di AMD, stressano molto questo concetto.
Al tempo stesso, le pubblicità dei portatili, dei telefonini e dei
lettori multimediali non altro che parlare di batterie.
Ossessionati dal fatto che devono durare una giornata, due, tre.
Se per i cellulari il problema è reale, non esiste che un PC mi debba
durare 8 ore.
Perché è praticamente impossibile che io stia 8 ore in un posto con il
computer costantemente acceso senza possibilità di accesso alla presa
della corrente, stiamo parlando di percentuali di utenti minime.
Eppure tutti si sono concentrati su batterie più potenti.
Invece, le persone avrebbero bisogno di batterie che si ricaricano più
velocemente, che in pochi minuti raggiungano almeno il 50% della
carica.
Una strada intrapresa da qualcuno, ma si tratta di poche aziende e
sulla fascia alta dei notebook.
Poi molto si sta facendo sullo standard USB per la ricarica dei
cellulari, per esempio, quando ormai la ricarica di batterie Wireless,
senza una connessione diretta ad un filo, è realtà.
I rasoi elettrici utilizzano questa tecnologia da anni.
Perché non si diffonde? Ora Dell sembra annunciare un modello.
Ma qui la strada da percorrere è veramente tanta, e la corsa alla
potenza di calcolo dei cellulari forse non favorirà questo genere di
scelte.
Ma il vantaggio, per gli utenti, è innegabile. Mancano però, ed è
giusto dirlo, ricerche credibili sull'inquinamento, non solo delle
batterie, ma anche delle onde generate per la ricarica wireless.
Questo mi suggerisce che "l'industria" non è molto interessata a
queste tecnologie.