Questo è sempre stato vero fino a qualche anno fa.
Oggi le ragazze, fascia sotto i 21, sopravanzano i ragazzi per uso del PC e per ore passate al PC o telefonino (che sarà un parente povero ma pur sempre parente rimane).
Leggendo le statistiche su Facebook in questi giorni, vedo che gli italiani sotto i 18 anni che usano l'applicazione sono 608mila: maschi 286mila, femmine 396mila.
Tra i 18 e i 21, le donne la fanno ancora da padrone, 533mila contro 454mila.
Anche tra i 22 e i 25 le donne vincono, sebbene di misura.
I 25 anni sono proprio la svolta, da lì in poi Facebook parla con la voce maschile...
Si tratta, circa, della metà degli utenti attivi sul social network, che parte da 13, ma che effettivamente si inizia a vedere dai 16 in su.
Si evince, quindi, che le nuove generazioni, quelle che stanno avviandosi alla prima occupazione oggi, sono molto più informatizzate rispetto al passato e la tecnologia non è assolutamente più un "qualche cosa da maschio".
Per le imprese è un elemento nuovo ma significativo. Tutto da scoprire perché i ruoli nelle aziende, checché se ne dica, sono molto "maschili".
Ovviamente avremo una ricaduta sensibile sulla società solo tra qualche anno ma, con il progredire della diffusione dei PC, l'uso di sistemi di comunicazione moderni come Skype o Messenger, la diffusione di social network e di contenuti multimediali sempre più coinvolgenti, è chiaro che la nostra società è destinata a cambiare drasticamente e le donne saranno una parte integrante di questo processo. Nella storia dell'uomo tutto ciò non è mai accaduto.
Oggi cade una barriera e un pregiudizio razziale, ma prepariamoci anche a quello di genere.
I numeri parlano chiaro.