giovedì 16 ottobre 2008

Pirateria

Adesso come la mettiamo?

Filippo Ceccarelli per "la Repubblica" - E così anche il ministro dell´Interno scarica gratis musica da Internet: «Si sceglie il sito - ha spiegato Maroni - e si riempie l´iPod. Capisco che bisogna trovare il modo di compensare i mancati diritti d´autore», ma intanto, «se lo può fare anche un ragazzino di 12 anni, non si può pensare di mettere tutti in carcere. Non è mica un reato». O forse sì. O forse no.

Forse scaricare musica è un peccato veniale, una leggerezza, una cattiva abitudine, oppure una grandissima comodità, una irresistibile risorsa tecnologica, una sfida al potere delle major. Forse è tutte queste cose insieme. In realtà, grazie alla legge Urbani - peraltro a suo tempo varata con il sì di Maroni - non s´è ancora capito, se è reato, ma la rivelazione fa notizia. Se perfino il responsabile del Viminale ammette di essere un pirata musicale, beh, c´è da credere che il governo stia per mettere mano alla materia. A meno che...A meno che l´uscita di Maroni non rientri nel novero del vaniloquio a sfondo auto-intimistico, delle confessioni interessate, del narcisismo strategico, dell´esibizionismo che i politici di questo tempo mettono in scena per sembrare più vicini, più alla mano, più ye-ye di quello che sono. E allora, per allontanare il malevolo sospetto, vale più un bel disegno di legge che l´ennesima intervista a Vanity Fair. (via Dagospia ).

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