mercoledì 3 settembre 2008

Chrome: qualche considerazione in più

Chrome sostanzialmente mi piace per la sua interfaccia pulita e
davvero semplice.
Trovo che vi siano dei problemi di gioventù che verranno risolti
probabilmente in fretta.
Uno di questi è l'uso delle risorse. Ottimizzata la memoria
nell'apertura di una singola pagina Web, con un risparmio intorno al
20% (prova empirica) rispetto a IE7 (10% rispetto a IE8, anch'esso in
beta come Chrome), ma oltre il 30 rispetto a Firefox, c'è il rovescio
della medaglia rappresentato dall'apertura di un task nuovo per ogni
tab di navigazione. Questo spiega la facilità con cui si passa da un
tab a una finestra, funzionalità molto apprezzata, ma anche la
facilità con cui si mette a durissima prova un PC vecchiotto o un UMPC
o un "netbook" stile eeePC.
Sul mio Q1, per esempio, alla quarta finestra il sistema inizia a
rallentare bruscamente, cosa che non accade con altri browser.
Mi piace molto di IE8 la funzionalità di evidenziazione dell'URL
principale nella barra di navigazione e la cosa la ritrovo in Chrome.
Sono un po' perplesso sul fatto che sia legale, a livello di norme
antitrust, legare la barra di navigazione ad un motore di ricerca o
comunque a un contatto diretto con un server. Questa funzione è
certamente apprezzabile per chi realizza, oltre a un browser, tutta
una serie di applicazioni. Questa funzione, quindi, avvantaggia Google
Docs e i vari applicativi Google e chiaramente è un ottimo punto di
approdo per la pubblicità.
Mi sono così accorto di aver visto in realtà Chrome qualche mese fa,
aveva un'interfaccia leggermente diversa e più tradizionale e quindi
non ho posto la mia attenzione su un browser che, per me,è una
commodity, ma è evidente il fatto che il browser possa diventare il
luogo di lavoro e di divertimento e, quindi, l'interfaccia d'uso del
computer.
Se passa questo genere di concetto, credo che a Redmond siano pronti a
stappare le bottiglie migliori, perché chi meglio di Microsoft può
integrare software e servizi nel browser?
Insomma, è chiaro che Chrome faccia molto da sponda a Microsoft in
molte cose, ed è evidente che è un caso di co-ompetition (parola che
indica competizione e cooperazione) destinato a far crescere internet.
Un particolare non trascurabile nella questione c'è: Chrome è
OpenSource, mentre IE8 no.
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