Ho letto con attenzione la tesi per cui un sistema operativo si può considerare maturo.
Il tempo necessario è, secondo questi, di due anni e mezzo.
Considerando che la legge di Moore dice che la potenza di calcolo di un computer raddoppia ogni anno e mezzo, significherebbe che il sistema operativo da usare è stato concepito per macchine con un terzo della potenza di quelle utilizzate al momento dell'adozione del sistema operativo.
Strano.
Ma non è l'unica stranezza.
Considerando che la cadenza con cui viene rilasciato un service pack, per esempio da Microsoft, è di circa un anno o un anno e mezzo, da dove si deve iniziare a contare? E sì, perché ogni volta che esce un service pack è come se uscisse un nuovo sistema operativo, con i suoi bug e le sue patch delle patch delle patch.
Allora, due anni e mezzo non sono troppi?
Io direi che un anno è più che accettabile per chiunque.
Io uso i sistemi operativi spesso in beta (non solo Windows) e la cosa non mi preoccupa.
Ultima annotazione: se si seguisse questo ragionamento per la maturità di un sistema operativo, nessuno dovrebbe mai utilizzare Linux, visto che le release sono pressochè continue.