Era da un po' che mancavo da Londra.
Un po' nel senso soprattutto di respirare l'aria londinese, vedere come vivono, come lavorano, che cosa fanno.
Insomma, stare in mezzo a loro.
Considerando che c'era il Good Friday di mezzo ed ero lì con la pargolanza, non è che ho visto molto come lavorano, ma ho raccolto preziose informazioni.
Prima di tutto il wi-fi.
Londra è strapiena di wi-fi gratis e la zona più coperta è certamente il Covent Garden, ma non mancano servizi in tutti i punti di interesse della città (tolto il LondonEye e la zona dei ministeri).
Le telecamere ovunque non rappresentano un grande fastidio, mentre i cellulari iniziano a essere davvero noiosi.
E sì, perché l'inglese è diventato un fanatico del cellulare, apprezza gli ultimi modelli e ho visto fare la coda per vedere un LG Prada funzionante in Tottenham Court Road.
Si vede gente alle stazioni "spippolare" con il cellulare, ma non tanto per i texts, quelli che noi chiamano sms, quanto per leggere i servizi: tempi degli autobus e metrò perfettamente aggiornati, ma anche alcuni servizi di news e intrattenimento.
Fiumana di gente all'Apple Store in Regents Street, ma pochissimi a vedere l'AppleTV, e forse l'interesse al negozio è sviluppato intorno al fatto che si naviga "aggratis"...
C'è fermento a Londra sulla tecnologia, un fermento che mi ricorda i primi anni 90, quando per primi avevano capito l'uso del PC anche per divertirsi e quando poi hanno tentato di cavalcare, seppure in modo approssimativo, la multimedialità e internet.
Un fermento che ritrovo negli spagnoli...
Un'aria che in Italia non respiro, una fonte che non zampilla.
Andremo ad abbeverarci alla loro fonte?
PS Della PS3 non frega niente a nessuno (tanto me lo avreste chiesto).