Devo ammettere che il fatto che questo blog abbia compiuto da pochi giorni quattro anni mi infastidisce un po'.
Scrivo ormai da una vita, e questo blog mi ha sempre dato grandi soddisfazioni, ma ormai siamo in una fase di stanca.
Non tanto di voglia, di idee, ma di tempo da dedicargli, che è la risorsa che scarseggia sempre più.
Tra un'intervista a un Ceo e quella a un Presidente, non mi sono mai soffermato a tirarmela, a dire frasi del tipo "eccomi qui, con un'intervista in esclusiva ...". Figuriamoci scriverlo.
L'understatment è un dato di fatto, firmare gli articoli non è mai stata una mia necessità. Vuoi perché lavorando come autore per trasmissioni che contano, sei abituato a un ruolo nascosto, vuoi per carattere mi piace scerzare su tutto, e se non sei sotto i riflettori viene meglio.
Questo blog non riporta nemmeno il mio nome, eppure è il più letto tra gli specializzati, con pagine viste al giorno che hanno davvero poco a che fare con quelli del cenacolo buono (ma che è buono davvero, non fraintendetemi!).
Una volta mi leggevano gli universitari, poi le aziende IT, le aziende di comunicazione, e via via c'è stato un crescendo che nel giro di un anno dalla nascita mi portava nella classifica del PremioWWW 2004 tra i finalisti nella categoria Multimedia (battuto da Google).
Dopo due anni, nonostante abbia ripetutamente dichiarato di non votarmi perché per regolamento non posso entrare in classifica e fatto tutto quanto nelle mie facoltà per esserne estromesso, ci sono ancora, nella categoria blog.
Poi mi accorgo improvvisamente che questo è un blog davvero importante da un altro fatto: per tre volte questa settimana qualcuno mi ha detto una stessa frase.
Quel "mi raccomando, non parlarne sul blog prima dell'embargo" mi ha un po' preoccupato.
Prima di tutto perché sul blog mischio molto poco i miei lavori reali con i miei interessi personali, diciamolo, molto più per . In secondo luogo, perché sul blog mi sono sempre sentito davvero libero di dire quello che pensavo, indipendentemente dai rapporti con le persone.
Adesso ho un week-end davanti per pensarci su, magari per ripensare a questo spazio, che probabilmente ha bisogno di un riammodernamento, o comunque di un adeguamento non solo rispetto alle mie necessità ma anche relativamente ai contenuti.
I blog, inizio pensarlo anch'io, stanno diventando grandi.
Ma davvero grandi anche in Italia.
Se avete voglia, scrivetemi, così per scambiarsi idee e suggerimenti.
Tanto, di solito, rispondo a tutti.
Magari con una parola, ma rispondo a tutti.