sabato 28 agosto 2004

Linux/Windows, pubblicità ingannevole?

Il Garante della pubblicità Inglese, l'Asa, ha chiesto a Microsoft di modificare la sua pubblicità dove afferma, secondo un test svolto da analisti indipendenti, che il costo di esercizio di sistemi Linux sarebbe sino a dieci volte superiore rispetto a quello dei sistemi Windows. Lo leggo da un nostro quotidiano, che come tale tratta spesso le notizie di informatica e tecnologia con la stessa perizia e competenza che io potrei sfoggiare se parlassi di moda femminile.
Il punto focale è il motivo della contestazione dell'Asa: "Per i sistemi Linux nel test si sono usati sistemi più potenti di quelli necessari per farli funzionare". Ridicolo!!
Il test a cui quasi fa riferimento Microsoft è stato svolto in ambito aziendale considerando i costi di esercizio di sistemi Windows e Linux nel tempo. Tale test è riportato sul sito di Microsoft e la pubblicità è probabilmente quella apparsa su riviste di tutto il mondo, Italia compresa (non ne sono sicuro solo perché non ho visto la pubblicità inglese contestata). Il costo di esercizio deriva dunque non solo dal quello iniziale dei sistemi, ma in gran parte dal tempo e denaro necessari in una azienda per la manutenzione dei sistemi in ambito lavorativo, compreso il tempo di manutenzione, quello degli applicativi professionali necessari ecc. ecc. Molti (non tutti) sanno che in ambito lavorativo la manutenzione di sistemi Linux, decisamente molto meno user-friendly di quelli Windows, costa assai di più, anche perché c'è assai meno concorrenza tra chi offre prodotti e assistenza tecnica. Che c'entra dunque il prezzo iniziale del computer necessario ai due sistemi, senza considerare poi che la licenza di Linux è gratis e compensa dunque un sistema leggermente più potente di quello necessario?!
Morale: o il quotidiano ha travisato la notizia, oppure in Inghilterra qualcuno ha voluto a tutti i costi neutralizzare un annuncio troppo sfavorevole a Linux solo perché urlato con forza da Microsoft come pubblicità.
Propendo per la prima ipotesi: in fondo se si dice alle aziende che Linux costa meno SOLO se lo si usa con Pc meno potenti di quelli necessari per Windows, ovvero quelli di 6-7 anni fa, siamo sicuri che si fa a Linux una bella pubblicità? Anzi, FORSE Linux costa meno perché l'Asa non lo garantisce certo: pare abbia solo zittito una pubblicità in base ad un parametro discutibile, un cavillo, che non ne modificava affatto la sostanza.
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