sabato 25 gennaio 2003

La debolezza di Microsoft

A parte il fatto che il futuro di Microsoft non è roseo non è una mia congettura ma un dato di fatto rafforzato dal fatto che Microsoft ha deciso, in tempi di orso borsistico (ossia in fase di discesa dei prezzi delle azioni) di effettuare un'operazione di split delle azioni. Ma quello che preoccupa Bill Gates e la sua azienda non è tanto il fiorire di soluzioni Linux o dell'Open Source, ma il calo delle vendite del PC e la possibilità di navigare con i cellulari e le console di videogiochi. Non è un caso che l'azienda di Redmond si sia proprio interessata ai cellulari (progetto Smart Phone che ha avuto una violenta polemica con il partner Sendo) e alle console con Xbox. Ma questi investimenti costano miliardi di dollari, e più che altro hanno portato l'azienda ad occuparsi di settori in cui aveva esperienze marginali. Non è il caso di sottolineare gli errori commessi dall'azienda (basti pensare alla pubblicità televisiva di Xbox o il prezzo a marzo e il prezzo attuale), ma il problema che vorrei sottolineare è un'altro.
Se Microsoft va male, o meglio, non va bene come il solito, tutto il mercato IT (information technology) soffrirà ulteriormente. Se già oggi si vendono a fatica i PC, chissà cosa potrà accadere domani.
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