Ieri presentazione del Galaxy Tab di Samsung, in pompa magna e ne hanno ben donde.
C'è chi ha presentato padlet a gennaio e non è stato capace di farli, mentre Samsung si propone come il primo competitor credibile per Apple.
Detto questo, è evidente che i 7 pollici sono tanti per essere un cellulare e pochi per un tablet, tanto che Samsung si è lasciata sfuggire che ci saranno versioni con schermo più generose (non in Italia, ma sui blog).
Interesse da parte degli operatori presenti in sala, che giudicano il prodotto interessante, mentre l'idea di trasformarlo in in prodotto business mi pare, per il momento, un po' campata per aria.
Utilizzando Android, infatti, si ha il vantaggio di personalizzare facilmente l'ambiente, ma anche di poter trasportare le applicazioni su altri dispositivi... Quindi quando sento che il software per la lettura dei giornali è esclusivo penso subito ai sistemi di backup e alla condivisione internet e sorrido.
Non esiste, in Android, qualcosa che possa essere esclusivo, proprio perché è una piattaforma aperta.
In questo ambito, Samsung ha ancora della strada da fare, ma quella che ha percorso con il galaxy Tab non è per niente sbagliata.
In fondo, si tratta di affinare il prodotto e la strategia.
Magari, dato che ci siamo, anche il prezzo.