Svelato il tablet di Rim: BlackBerry PlayBook.
Sono rimasto sorpreso dalla scelta dell'azienda nota per fornire soluzioni di mobilità per le imprese e incentrata sui servizi mail perché, in occasione del lancio di un prodotto, è riuscita a mettere a segno obiettivi di marketing strategici.
Il primo è il riposizionamento: chiamandosi con il verbo Play, l'azienda punta decisamente al mercato consumer, oggi ad appannaggio di altri brand.
Inoltre ha strizzato l'occhio ai giovani, presentando un prodotto innovativo. Utilizzando Book, invece, cerca di strizzare l'occhio a chi cerca qualcosa di più di un e-reader.
Allo stesso tempo, però, si è dimostrata attenta al proprio parco clienti: ha creato un professional tablet, multitasking, in cui è stata promessa un'esperienza di navigazione senza limiti, intendendo che supporta flash.
Il processore è un dual core da 1 GHz, ha una ram da 1GB ed è completo di tutte le uscite standard, mini USB, HDMI per il video (!), wi-fi, ...
Come il Galaxy Tab, ha uno schermo da 7 pollici e le misure sono leggermente più grandi, quindi meno "tascabile", anche se in tasca non ci sta, e rispetto all'iPad è un punto di debolezza. Come lo è il sistema operativo proprietario, che ha l'handicap di partire con poche applicazioni, anche se Adobe Mobile Air potrebbe fare da volano per il porting. Su Adobe, a questo punto, sarà utile tornarci in un post nei prossimi giorni.
Per ora non è previsto un modulo 3G, quindi di certo non telefona.
Punti di forza: compatibilità con Acrobat Reader e Acrobat Flash native e un browser basato su Webkit, quindi pronto per l'HTML5 e per i futuri sviluppi di internet.
Non si conosce il prezzo, ma del resto non si conosce nemmeno la data di uscita, annunciata nei primi mesi del 2011.