Lo dicevo a giugno che l'approdo naturale sarebbe stato Google, era nell'aria e nella natura delle cose.
La valutazione non è stata esaltante, sebbene ottima.
Ora Microsoft si trova davvero a inseguire in maniera pesante Google, anche se non soprattutto perché BigG dispone di una piattaforma di contenuti molto attrattivi per la pubblicità e soprattutto un pubblico già attento e partecipe.
Non dimentichiamo che i servizi gratuiti vivono sulla pubblicità che riescono a "pubblicare", per cui audience è sinonimo di soldi ed è questo il principale motivo d'acquisto di Youtube.
Staremo a vedere che cosa succederà, perché ne vedremo delle belle.