I blog sono molto di moda. Da un po'.
"Ma i blog sono influenti?" ci si chiedeva nell'evento organizzato da Edelman e Technorati.
La mia risposta, dopo qualche scambio di pareri, è semplicissima: influenti meno di una newsletter.
Cerco di sostanziare la cosa. I blog segnalati dalla ricerca hanno quasi tutti le statistiche, dalle quali si evince che i lettori sono di gran lunga inferiori a una media newsletter.
Quanto influenza una newsletter? Chi può dirlo.
Quanto influenza un blog? Chi può dirlo.
Il link rappresentano una misura di popolarità? E di attendibilità?
Allora lo rappresentano anche le pagine viste, o no?
E i feed e gli aggregatori?
I blog sono uno strumento straordinario per fare corcolare le idee, partendo dal basso e non dall'alto. Detto questo, tolti pochi noti, è difficile dire che un blog si influente, perché ShinyStat è piuttosto impietoso (per fare un esempio).
Ieri, guardavo che a questo blog sono arrivati più di cinque mila utenti solo da Google. Cercavano informazioni per vedere il digitale terrestre o per manipolare la PSP. Tempo di fermata: pochi secondi. Ma le statistiche li conteggiano.
Certo, questo blog è storico, ha una sua audience che forma un notevole zoccolo duro, ma non credo che per quei 5000 questo blog sia influente.
E non credo che questo blog sia influente nemmeno per gli altri.
Il bello dei blog come questo è dire determinate cose ai lettori, farli riflettere.
Che linkino qui oppure no, non ha significato.
Ma mi accorgo di una cosa: la comunicazione non ha mai tenuto molto in considerazione da dove provenivano le informazioni. Il web sta provocando un cambiamento. Necessario, però, per misurare gli investimenti pubblicitari. E' questo lo scopo?