martedì 26 luglio 2011

Perché il pad di Amazon avrà delle chance

In questo periodo mi viene spesso posta la domanda su cosa ne penso
del futuro pad di Amazon.
Premesso che settimana scorsa ho incontrato il country manager e avrei
potuto porre la domanda, mi sono fatto alcune convinzioni.
La prima è di carattere infrastrutturale: Amazon è il più grande
retailer al mondo, è la biblioteca online più conosciuta, vende giá
prodotti a marchio proprio con successo, ha un market place per le
applicazioni, è un ottimo contenitore musicale e anche video.
Con la propria capacità distributiva, dispone di un ecosistema
efficiente e completo. Sicuramente potrà spuntare prezzi di produzione
interessanti e una buona capillarità.
La seconda è di tipo tecnico: puntare sulla solidità di Android oggi
ha un senso, ne aveva meno un anno fa, il che mi fa pensare che la
scelta sia stata ponderata.
Windows e i pad, o tablet, sono molto lontani, ma non lontanissimi:
Amazon sa di avere una finestra fino all'uscita di Windows 8 e vuole
sfruttarla.
La terza considerazione è filosofica. Bezos ha detto di essere conscio
del fatto che io prodotto non potrà essere bello quanto l'iPad, ma lo
vuole economico, funzionale e possibilemente completo. Piedi per
terra, consci del competitor, dei punti di forza dell'iPad ma anche
dei punti di debolezza: differenziarsi, non emulare.
Il successo poi dipenderà da tanti fattori, spesso emotivi o di
opportunità, ma i presupposti concreti per avere un discreto successo
ci sono tutti.
Ecco, su una cosa mi sentirei di consigliare Amazon: la disponibioità
dei prodotti. Da gennaio saranno stati presentati almeni 100 pad
Android, ma sul mercato non ne sono arrivati tanti. Esserci, non solo
l'annuncio, è fondamentale. Ma di questo Amazon è una vera garanzia.

giovedì 21 luglio 2011

La borsa e l'ICT

Stamattina ho scritto una news sulla Borsa americana e l'ICT, soprattutto di IBM e  Apple.
Qui il link per leggere le considerazioni economico-finanziarie.
In questo blog parlo di tecnologia.
Prendo uno stralcio:
Gli annunci di ieri, su Mac Book Air e l'uscita del primo sistema operativo scaricabile come un'applicazione, non fanno che da antipasto dall'atteso lancio del nuovo iPhone, atteso dalla rete.
Facevo una considerazione tra me e me.
Apple è stata la prima azienda a buttare i floppy disk con l'iMac. Non è stata la prima a buttare i CD/DVD, c'hanno pensato i netbook, ma è stata indubbiamente la prima a pensare ai negozi di applicazioni.
Un sistema operativo gestito senza supporto non so se sia rivoluzionario in senso lato (gli aggiornamenti arrivano da sempre online), ma rappresenta una fortissima spinta all'uso del commercio elettronico.
Sottovalutare questo aspetto potrebbe essere sciocco.
Se le applicazioni per i nostri smartphone li cerchiamo sullo store all'interno degli apparecchi, è naturale che ciò avvenga anche per i computer.
Oggi incontrerò alle 9 Amazon, che ormai anche in Italia sta diventando una realtà.
E' un'altra azienda quotata in Borsa, ma è un'azienda che ha sempre scommesso sul commercio elettronico.
Da quanti anni i mega esperti ci parlano che questo è l'anno del commercio elettronico?
Ci hanno così stufato da non farci assaporare il momento che stiamo vivendo!

martedì 19 luglio 2011

Google+ ed Apple

Google+ è il servizio del momento.
A prescindere dal fatto che tutto vogliono esserci, tutti vogliono provarlo ma poi cosa ci si faccia è ancora da scoprire (tornerò sul tema, lo prometto), quello che mi fa specie è il fatto che l'applicazione Google+ per i dispositivi Apple ancora non c'è.
Esistono dichiarazioni dei vertici di Google che parlavano di un lancio imminente sull'App Store, ma invece niente ancora e sono passate, occhio e croce, tre settimane.
A questo aggiungiamo ormai un certo ritardo costante per le apps di Skype, di Facebook, di Twitter: non credo francamente al numero di apps che arrivano, perché stiamo parlando di quelle pesanti, che scaricano davvero tutti.
Un occhio di riguardo per queste apps, non ce l'hanno in Apple?
Scelte veramente di difficile comprensione.

PS Su Android l'app non solo c'era da subito, ma è già stata aggiornata! Su Wndows Phone non esiste.

venerdì 15 luglio 2011

15 anni di Hotmail

Non ho scritto niente di Hotmail e del fatto che abbia compiuto 15 anni.
Devo ammettere che ne è passata di strada e, francamente, in questo momento, dovessi aprirmi una casella di posta per metterci tutta la mia vita, non ci penserei due volte, ma vi tranquillizzo subito: resto su Gmail per motivi di praticità e perché non ho voglia di migrare tutto e fornire a tutto il nuovo (che poi è molto vecchio) indirizzo mail.
Non solo posta, non solo allegati, non solo ricerca, ma anche la possibilità di modificare direttamente gli allegati con applicazioni molto simili ad Office (non abbiamo ancora l'edizione di Word o di PowerPoint comparabile a quella installata nei computer) e soprattutto tanto spazio.
Quello che mi colpisce, comunque, è la velocità con cui si carica da web Hotmail, un passo in avanti significativo rispetto al passato.
Insomma, 15 anni e non sentirli. 
Auguri Hotmail.

giovedì 14 luglio 2011

Cerchi o quadrati

Microsoft sta mostrando agli sviluppatori il proprio futuro, fatto da un'interfaccia a quadrati che sarà la medesima sui tablet, sui computer, sui cellulari e sull'Xbox.
Premesso che mi piace l'idea di una schermata iniziale molto esplicativa, tanto che uso Moto Blur sul cellulare, mi fa sorridere che Google mostri i cerchi per Google+ e Microsoft pensa ai quadrati!
Al di là di tutto, la visione non è così distante: racchiudere in una figura geometrica degli interessi, delle applicazioni, delle informazioni o delle interazioni.
Un piccolo passo in avanti per l'informatica che significherà, di fatto, un cambiamento futuro dei file system, del modo con cui vengono memorizzate le informazioni, perché non avremo forse più bisogno di una visione gerarchica ad albero, ma i dati, i file, saranno contenuti in data base, catalogati per nome e data, ma anche per tag, come avviene già per i file multimediali.
Le cerchie o i quadrati , quindi, andranno a pescare le informazioni coerenti utilizzando delle ricerche.
A quel punto, pare evidente a chiunque, che le informazioni possono stare sulla cloud e poi essere copiate temporaneamente negli oggetti per essere rielaborate e poi immesse nella cloud. Questo implica che dovranno essere scritte regole nuove per la sincronizzazione, perché le versioni differenti potrebbero diventare un problema.
Ma la risposta, se vogliamo, ce l'abbiamo sotto gli occhi: cosa sono le revisioni di Word, per esempio?

venerdì 8 luglio 2011

Aruba, l'isola infelice del web

Aruba non è fortunata.
L'azienda di Arezzo è ancora una volta nell'occhio del ciclone per disservizi sui server e siti internet che ospita nella server farm.
I problemi accadono e nessuno mette una croce ad Aruba.
Quello che imbarazza è la mancanza totale di notizie che, come nel caso di qualche tempo fa, scatena il web e i social network.
Ma se la società dell'energia elettrica ti staccasse la corrente di casa senza dirtelo, piuttosto che la società di erogazione dell'acqua chiudesse i rubinette per dei lavoi, come la prenderesti? A loro basta un cartello, lo sai e quindi non apri il freezer per un po' e tieni un po' di acqua in caso di evacuazioni fulminee.
Ecco, Aruba.it diventa una perfetta case di reputation da utilizzare e portare da tutti i clienti e prospect, convegni e saggi, da qui ai prossimi anni perché un volta tutti possono sbagliare, la seconda, riuscendo anche a peggiorare la comunicazione, è francamente difficile.
Vi invito tutti quanti a parlarne e portare a conoscenza questi errori. Per Aruba ormai c'è poco da fare, ma per tutte le altre aziende italiane magari siamo ancora in tempo!
Complimenti Aruba per il comportamento: ma i siti web migreranno presto verso altre isole, magari meno economiche e vantaggiose, ma che magari sanno offrire servizi e una comunicazione migliore.

martedì 5 luglio 2011

Tim, Luciani e la storia

La pubblicità di Tim inizia con un messaggio: La storia d'Italia, secondo TIM.
Premesso che l'azienda non ha un buon rapporto col la storia da Luciani e il suo Napoletone che compie il suo capolavoro a Waterloo, mi pare evidente che la pubblicità in onda in questo periodo parla di una storia d'Italia che, ovviamente, con l'Italia non c'entra niente.
Nulla a che vedere con i copywriter del concorrente Rosso (quelli che vedono, vedono che...), la creatività sta a zero, ma riescono pure a fare confusione.
Leonardo prima e Colombo poi, trovano ampio spazio fuori dall'Italia, più che da noi.
Poi, il capolavoro è prendere la Carrà per fare la regina sì, ma la regina di Spagna!
Insomma, Colombo non saprà gestire un uovo (che gran citazione, si devono essere particolarmente sforzati), ma non era qui in Italia. Era italiano, questo sì.
Ma in autunno chi sarà il protagonista delle pubblicità?
Meucci?
Beh, almeno avrebbe avuto un senso!

lunedì 4 luglio 2011

Questione di pagina iniziale

Su Google plus avrete già letto di tutto, probabilmente avrete anche già provato il servizio.
Di tutte le cose che leggo, però, non c'è stato nessuno che abbia sottolineato un fatto importante.
Facebook sta togliento a Google lo scettro di pagina iniziale di navigazione.
Con Google plus, in pratica, è stata messa in atto un tentativo di bloccare questa emorragia di utenti, legando posta e social, documenti e ricerche.
Non so se Google vincerà questa battaglia, in qualsiasi casi di è data una bella boccata d'ossigeno e una verniciata di social.

venerdì 1 luglio 2011

Google +

Tutti parlano di Google+, ma nessuno che si fermi un attimo a ragionare.
Dopo Buzz e Wave, Google non può più sbagliare.
Mi piace l'idea di avere le cerchia di amici e di condividere facilmente i contenuti.
Mi piace l'interfaccia molto spartana e il drag & drop.
Mi pare, però, che ci siano troppe analogie dal punto di vista dell'interfaccia, con Facebook (foto profili, bacheca, news).
Certo, non vale la pena reinventare la ruota, ma ogni tanto un guizzo non guasta.
Avrà successo?
Non saprei, di certo parte almeno in un modo migliore rispetto ai tentativi del passato.
E poi con il passaparola sta facendo impazzire il web alla ricerca di inviti per la beta.
A proposito: per quanto tempo resterà in beta?