In questo periodo latito un po' dal blog perché ho una serie di cose da fare e sistemare e il tempo è quello che è.
Di certo, non riuscirò mai a scrivere di tutto quello che mi frulla per la testa, di tutti gli appunti presi e di tutte le cose che vedo.
Realizzando una piattaforma per la gestione di siti di informazione, perché nessuna soddisfava delle esigenze di base (Wordpress è quella che si avvicina di più), mi sto rendendo conto dell'importanza della redazione virtuale nel mondo del giornali.
Il progetto Milan 7, primo di una serie, parte da un presupposto di piattaforma solida (ha retto l'assalto del derby) ma facilmente manutenibile.
La redazione è virtuale e la riunione si svolge sul web, attraverso una wiki per scrivere gli argomenti e commentarli, ma anche molto via mail e skype.
Si tratta, chiaramente, di un sistema che non è perfetto, ma permette di velocizzare i processi di produzione e migliora la produzione.
Un sistema che può essere facilmente replicabile, non solo per redazioni sportive, ma in svariati altri settori, ovviamente se si tratta di magazine online.
Il mercato, però, non è ancora maturo, lo diventerà molto presto se l'offerta, in generale, sarà adeguata.
Oggi, troppi siti pensano di fare informazione, ma pagano gli articoli online 1 euro e mezzo quando va bene.
Ma è possibile?