martedì 1 marzo 2011

La Microsoft delle occasioni perse

Qualche tempo fa, in una serata tra blogger (a cui non partecipo mai, ma Marco Massarotto è stato convincente, come Carlo del resto), avevo parlato a Pietro Scott Jovane e a tutto il management Microsoft, di come avrei vissuto questi 100 giorni se al comando ci fossi stato io.
Avevo elencato il periodo fortunato, anche se avevo usato un francesismo: Kinect, Phone, Windows, Cloud e web.
Eppure, in questi 100 giorni l'azienda è stata pressoché inerme, ebra del successo forse, ma incapace di cavalcare la vera innovazione, sferzata dai tablet con Android, dalla mancanza di Copia e Incolla nei cellulari, da un'offerta cloud che non coinvolge le aziende, da videogames che non arrivano più sul mercato.
100 giorni che non saranno stati "buttati nel cesso", ma che hanno visto rispuntare quella retorica da primi della classe che tanto ha infastidito negli anni gli utenti, mentre con l'umiltà e l'innovazione hanno creato prodotti interessanti, alcuni come Kinect rivoluzionari perché rappresentano un punto di rottura con il passato.
La vicenda degli aggiornamenti di Windows Phone 7 e il service pack 1 di Windows 7, poi, rappresentano l'emblema di come l'azienda abbia perso quella forza diromente del marketing dei prodotti e per assecondare la necessità di non sconvolgere gli utenti.
Gli altri sembrano correre alla velocità della luce, presentano persino le beta degli aggiornamenti come se si trattasse di evoluzioni della specie, mentre Microsoft si ferma a guardarsi indietro o a specchiarsi.
Emblematico, poi, il Service Pack 1 di Windows che riguarda, in fondo, solo qualche milione di utenti: non è nemmeno menzionato nel blog ufficiale (a proposito, buon compleanno) di Microsoft Italia.
L'innovazione non si fa a parole come qualcuno vuole farci credere, ma nemmeno senza parlarne.
A proposito: Azure è gratis fino al 30 giugno per chi vuole sperimentare la programmazione sulla nuvola.
Avevate visto la comunicazione?
 
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