giovedì 11 febbraio 2010

Pensieri (brutti) su Google

Siccome Buzz è l'argomento del momento e siccome è uscito questo alert, forse è bene fare qualche considerazione più ampia.
Google non ha il benché minimo rispetto della privacy del propri utenti, perché se un servizio di default permette a tutti di vedere i tuoi contatti più frequenti non rispetta minimamente l'utente.
Può andare bene il fatto che se usiamo Analytics in un sito cediamo le informazioni a Google e quindi, se si accorge che abbiamo visitato un sito di auto confederato in Analytics ci proponga pubblicità mirata su GMail.
In fondo è quasi un servizio che ci offre, ma non ha la certezza di chi siamo.
Invece in Buzz permette di leggere i dati personali, soprattutto conoscere i nostri contatti più frequenti.
Così non va.
Se lo avesse fatto Microsoft o IBM crollava il mondo!
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