martedì 26 maggio 2009

Che confusione

E' un periodo di particolare fermento per l'ICT, sebbene i dati macro economici non siano esaltanti.
Nascono nuove linee di PC, con batterie veramente durevoli (fino a 8 ore) e soluzioni sempre più interessanti.
Nei dispositivi mobili, invece, la battaglia diventa particolarmente accesa perché, dopo mesi in cui si vendevano benissimo gli smartphone, c'è stato un raffreddamento. Vuoi perché i prodotti in questione non sono di per se tutti eccezionali (Android per ora ha creato più malcontenti che consenti, Windows Mobile è un po' al palo, Apple è ferma da tempo, Blackberry continua a brillare ma il "prodotto" è solo quello di punta, Nokia rimanda n97,...), vuoi perché il mercato è difficile, nel senso che in tempo di crisi economica si tende a risparmiare.
Eppure ci sono segnali convincenti: la mobile internet è una realtà da 10 euro al mese (chi cinque, chi dodici) e facebook e messenger sono utilizzabili in ogni luogo e in ogni spazio.
Poi ci sono gli store: chi non ha un proprio store per le applicazioni e per i contenuti è considerato vecchio. Ne ho appena parlato e non torno sul tema.
Poi ci sono i motori di ricerca, con un nuovo nato promettente ma acerbo e gli 80 milioni di dollari che spenderà Microsoft negli Stati Uniti per lanciare Bing (ex Kumo).
Fermento, quindi, servizi nuovi e forse più intelligenti. Staremo a vedere cosa accadrà.
Intanto, le novità sul fronte di soluzioni per far lavorare le imprese sono sempre meno, sia a livello di revisione dei software sia in termini di soluzioni nuove. 
Due velocità molto diverse e la cosa stride un po'.
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