HP ha realizzato il subnotebook 2133. Un prodotto che per 499 dollari
monta Linux, un processore da 1 GHz, e uno da 749 con Vista e un
processore da 1.6 GHz.
Se uno va in un punto vendita della grande distribuzione, trova
offerte di prezzi analoghi su computer portatili veri.
Saranno anche scarti di magazzini, avanzi di prodotti invenduti, ma
sono PC veri, con video di dimensioni generose e prestazioni di tutto
rispetto.
Per scrivere e navigare, forse, vanno anche meglio.
Perché come si fa a navigare senza un buon antivirus e un buon
firewall installato.
4 Gb di memoria non sono pochi, ma non sono nemmeno molti.
Mi pare che la battaglia verso il PC a basso costo sia più un problema
di marketing che di esigenze degli utenti.
In fondo, con Linux su chiavetta, posso usare tranquillamente PC di
quattro anni fa, che posso comprare usati in negozi specializzati al
solo prezzo di ricondizionamento (50 euro).
Il fatto che questi prodotti abbiano grande successo non è
significativo, secondo me, perché l'uso che si può fare è discutibile.
Oggi, con un telefonino e Opera Mini 4.1 (in beta) si possono fare
cose straordinarie. Con un cellulare che ha prestazioni simili a
piccoli PC, ma con una batteria di durata decisamente superiore.