giovedì 19 luglio 2007

Windows success story

La storia di Windows è stata, per Microsoft, una storia di successo incredibile. Un successo che non si è ripetuto con Vista, almeno non con i connotati immaginati.
Perché Vista è un sistema operativo vendutussimo, soprattutto nel consumer, che non ha paragoni con i predecessori, ma che comunque ha delle difficoltà oggettive a entrare nelle imprese.
Perché?
Semplice: il successo di Windows è il principale deterrente di Vista.
Xp è stato giudicato dalle imprese, a torto o a ragione non conta niente, un sistema operativo stabile e sicuro al punto giusto.
Abbandonarlo per un altro diventa quindi difficile: ritestare le applicazioni, manutenzione, formazione,...
In pratica, il problema principale per Redmond non è tanto l'uscita di sistemi operativi alternativi, anzi, quanto aver lavorato bene in passato.
Un paradosso.
Ora l'azienda sta vivendo una fase di transizione, l'ultimo anno di Bill Gates e l'idea di andare verso i web services in maniera convinta.
Steve Ballmer al Worldwide Partner Conference di Denver, se non sbaglio il 10 luglio ha dichiarato che Microsoft ha bisogno di cambiare rotta in fretta.
Questo significa che l'azienda sarà sempre più software e servizi, non solo software, e questo cambierà moltissimo i rapporti con i clienti finali e con i partner.
Quanto tempo ci vorraà? Uno o due anni, perché le premesse in azienda ci sono: Alcuni servizi Live sono già attivi e si sta iniziando a vendere, in Sud Africa, Office con licenza a tempo sul web.
In futuro, MS non venderà più Windows e Office, ma dei servizi.
Questo futuro non è lontano, ma significa cambiare drasticamente l'azienda e andare sul mercato con strategie distinte non solo per il mercato consumer e quello business, ma all'interno di quest'ultimo, segmentando per dimensioni di imprese e per esigenze.
Una bella sfida.
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