giovedì 29 maggio 2003

Provini e foto digitale

Riflettevo su uno dei cosiddetti punti di forza della foto digitale rispetto a quella chimica tradizionale. La possibilità di scattare a piacere, sapendo che poi si stamperanno solo le foto migliori, con un sensibile risparmio. Questo però è quanto i negozi di fotografia e una certa diffusa disinformazione, per chiari motivi, ci fanno credere.
Da sempre, è possibile richiedere ad un negozio di sviluppare il negativo (nel senso letterale di "ricavare il negativo dalla pellicola", senza ciooè stampa su carta) ed eseguire un provino, ovvero una stampa a contatto. Attualmente, molti negozi lo fanno "in automatico", proprio per combattare la perdita di interesse dei clienti della foto tradizionale rispetto a quella digitale. La stampa a contatto è usata da sempre per le foto di matrimonio, quando tra centinaia di scatti occorre sceglierne solo qualche decina. In questo modo, a fronte di una spesa contenutissima (una stampa), potremo scegliere quali foto stampare su carta, esattamente come per il digitale. Inoltre, avremo una foto che in un colpo d'occhio ci fa vedere tutti gli scatti di una pellicola, senza dovere guardare in controluce strisce e strisce di negativi per cercare quanto ci interessa ristampare tra vecchie foto.
Se i negozi fotolab avessero abituato (o meglio "educato") i clienti a questo sistema, avrebbero sicuramente perso quattrini rispetto alla stampa "brutale" di tutte le 24 o 36 foto, belle o brutte. Ma ora non si considerebbe concreto un inesistente vantaggio della foto digitale.
Certo, l'unica obiezione è che gli scatti sprecano comunque pellicola chimica, mentre una memory card si può svuotare anche subito dagli scatti scadenti. Ma il vantaggio del digitale sul chimico rimane così spostato solo sul piano economico, non funzionale. E allora, come non ricordare quanto costa, tra carta speciale e inchiostri ink jet, stampare in casa dal digitale...
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