giovedì 29 maggio 2003

Farsi rimborsare Windows

Sta diventando un tormentone. Negli States è possibile farsi rimborsare da Microsoft Windows preinstallato nei PC se si decide di non usarlo installando, ad esempio, Linux.
A parte il fatto che gli interessati non sono certo tantissimi, abbiamo chiesto in Microsoft e scoperto che anche da noi è possibile.
Dal negoziante è necessario chiedere che non venga attivata la versione di Windows. Su di un portatile significa fare togliere la licenza d'uso che è stata attaccata sul fondo del pc, mentre per un desktop significa togliere la licenza dai manuali. Per fare questo, il negoziante ha la "scocciatura" di dover informare e farsi autorizzare dal produttore, e questo richiede sempre del tempo. Un acquisto quindiche deve essere effettuato in due tempi: scelgo il PC e quindi decido cosa togliere.
Economicamente non si risparmia l'intero ammontare della licenza ma una parte della stessa: circa 45 euro per Windows Xp Home e 55 per La versione Professional (indicativamente) e sui 50 euro per Works con Word installato.
Ma ci sono dei ma: il primo è che molti notebook hanno un cd di ripristino solo con Windows. Molti altri non hanno driver per Linux. E il fondo del PC, togliendo l'etichetta di Windows, si rovina. Alla fine, è un'operazione da esperti...
C'è un altro fatto da tenere presente: le catene d'informatica queste pratiche le fanno eprchè hanno cura del cliente e su grandi numeri non fa molta differenza una licenza in più o in meno nel fatturato. Per i rivenditori piccoli, che magari hanno difficoltà a contattare i distributori e i produttori, si tratta di una grana più che di una scocciatura. A quel punto, conviene puntare su quelli che una volta venivano chamati cloni e farseli configurare come si vuole. Insomma, il rimborso di Windows lascia il tempo che trova.
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