Nemmeno Apple è mai riuscita davvero a scalfire l'impero di Microsoft. LibreOffice, che è la risposta in chiave open source dopo l'acquisto di Oracle di OpenOffice, ha deciso di fare il grande passo ed entrare nel "mercato" delle applicazioni di produttività sul cloud. Là dove anche Google si è dovuta arrendere, ossia alla schiacciante supremazia tecnologica di Office e all'abilità di restare fedeli al proprio passato, quindi rendere l'esperienza confortevole agli utenti, LibreOffice cerca di andare all'attacco.
Il progetto chiaramente parte da lontano, dal 2011, ma sta iniziando a mostrare solo adesso le potenzialità reali.
A questo link trovate l'annuncio ufficiale http://blog.documentfoundation.org/2015/03/25/libreoffice-to-become-the-cornerstone-of-the-worlds-first-universal-productivity-solution/
Basterà?
Non sappiamo se potrà essere sufficiente per contrastare il predominio di due colossi, ma è chiaro che la concorrenza fa sempre bene. Bisognerà valutare il reale impatto di queste tecnologie di produzione di contenuti nei prossimi anni, perché il proliferare di dispositivi per la creazione, nonché lo sviluppo di applicazioni dedicate a piccole parti della produzione.