martedì 4 marzo 2008

Il NYT segna la strada

Per chi ha scritto sui giornali praticamente da sempre come me, il futuro appare strano.
Eppure nel web ci sono nato e ci sguazzo, ma il pensiero di non vedere un New York Times cartaceo mi lascia uno strano sapore.
Il NYT è probabilmente il quotidiano più "avanti" nel panorama internazionale: ha articoli interessanti, dorsi strabilianti, allegati incredibili, un sito web che non teme confronti.
Eppure si sta muovendo verso il web, con una grandissima forza, tanto che non nascondono la voglia di passare alla sola edizione on line.
Ma cosa si nasconde dietro questa voglia?
Per ora il giornale ha vissuto (e bene) grazie alle vendite e alle pubblicità.
Ma i lettori on line ormai sono molti di più dell'edizione cartacea, quindi fanno molta gola ai pubblicitari.
Peccato che un giornale non viene letto solo dal suo acquirente, ma anche da altre persone, per cui non si parla tanto di tiratura di un giornale, ma di readership, ossia numero di lettori.
E' corretto quindi parlare di lettori in numero esorbitante sul web rispetto all'edizione cartacea?
Sì, questa è la mia risposta.
Perché io sono un lettore dell'edizione on line ma non cartacea (che mi arriverebbe con due giornidi ritardo), e come me ce ne sono tanti altri.
Il sistema NYT è replicabile?
Per me no, perché pochi giornali possono essere considerati autorevoli e universalmente riconosciuti, quindi per i nostrani la strada è tutta in salita.
Per chi vende pubblicità, questo concetto è chiarissimo. Per chi è on line da sempre un po' meno. Ma è un dato di fatto.
I nostri giornali cartacei raggiungono 5 volte tanto il bacino d'utenza dei lettori sul web.
E' tanto?
E' poco?
Di certo sono numeri su cui riflettere.
Il successo delle edizioni on line dipenderà sempre più dalla capacità di coinvolgere i lettori.
Per cui i giochi, secondo me, non sono ancora fatti.
Anzi, sono tutti da fare!
Share: