Gli utenti internet italiani
L'uscita dei dati Nielsen sui siti web mi fa sempre fare delle considerazioni, non necessariamente interessanti o intelligenti. Siamo diventati 14 milioni di navigatori (+2% rispetto agli utenti 2002). Le sessioni effettuate sono aumentate del 26% e il navigatore medio naviga oltre 8 ore e mezzo in un mese (+16%). Come vado dicendo da un po', gli italiani, grazie alla diffusione della banda larga, ma soprattutto di servizi un po' più seri e reali, usano maggiormente il computer per reperire informazioni, comunicare e fare acquisti. Parlando con un responsabile di un sito di commercio elettronico, mi diceva che oltre all'incremento di vendite si è registrato un fortissimo interesse di navigatori che entrano nel sito, guardano i prezzi e simulano l'acuisto riempiendo il carrello. Significa che tutto quanto si muove e ora, a differenza di qualche annno fa, esiste un mercato di utenti e una infrastruttura solida. Non mi sento molto d'accordo con chi sostiene che il momento del b2c (business to consumer) non sia arrivato ancora: ma aveve visto i servizi di Amazon che permettoni di fare delle ricerche non solo sugli autori e sui titoli dei libri, ma anche dentro i testi che li compongono. E Amazon è b2c per definizione. Sebbene la crescita degli utenti web italiana sia lenta, io non mi lamenterei, visto che in Italia ci sono circa 30 milioni di soggetti attivie con discrete disponibilità economiche e che quindi si è raggiunta quasi la metà degli utenti potenziali.