mercoledì 21 luglio 2010

Apple: un'azienda locale

Si fa presto a dire che Apple presidia relativamente il mondo.
Leggendo i dati finanziari ci si accorge che il oltre il 50% del fatturato è avvenuto nel mercato domestico.
Una crescita portentosa, quella di Apple, ma è innegabile che cura con maniacale attenzione gli USA, lasciando le briciole al resto del mondo.
Una strategia che ha prodotto 15,7 miliardi di dollari...
Da studiare con attenzione.

lunedì 19 luglio 2010

Apple e Windows Phone 7

Avrei voluto parlare di Apple, delle uscite spassosissime di Steve Jobs sul fatto che amano i clienti e li amano a tal punto da cancellare messaggi scomodi.
Chiudo la questione con un solo fatto: 18 ingegneri con Ph. D. si sono impegnati per fare un'antenna che un passante qualsiasi poteva vedere che non funzionava. Oddio, quelli di Engadget hanno avuto in mano il prodotto e non se ne sono accorti...
Ma non è il punto: chi non fa non sbaglia.
Il punto è aver cercato di far passare il concetto per cui anche prodotti "concorrenti" hanno i medesimi problemi! A parte la caduta di stile, Apple si prepara a nuove cause insieme alla class action che pare non essere rientrata perché non c'è stata la minima smentita al fatto che all'inizio Apple ha minimizzato il problema.
Veniamo a Microsoft.
A Redmond sono convinti di aver un sistema operativo per cellulari estremamente potente e performante.
In realtà, anche Windows Phone 6.5 sembrava promettere bene, ma alla luce dei fatti si è dimostrato un bluff...
In qualsiasi caso, ormai Windows Phone 7 è praticamente pronto per il mercato e gli sviluppatori iniziano ad avere strumenti per creare applicazioni.
Tecnicamente sembra essere molto più stabile e performante di Android, ma per ora viene mostrato sempre su telefonini ultrapotenti.
Un filmato interessante lo trovate, casualmente, sempre su Engadget.
Lascio il video, per chi non volesse perdere tempo nel leggere la recensione in inglese.

Apple è avvertita: i due big fanno sul serio.

giovedì 15 luglio 2010

Infastidito dal Corriere

Ci sono poche cose che mi infastidiscono navigando in internet.
Solitamente i "fumetti" che spuntano sopra i link hanno la capacità di innervosirmi.
Il sito del Corriere ha piazzato il dizionario e quindi, se fai un click su una parola, spunta una nuvoletta con il punto interrogativo.
Niente di male.
Se clicchi ti spara sul dizionario.
Funzione utilissima per l'italiano medio che navigando su internet dispone di un minimo di cultura di base.
Cosa non si fa per un click in più (per altro la pagina del dizionario contiene solo una pubblicità di prodotti per iphone...).

mercoledì 14 luglio 2010

Messico e Nuvole

Ho preso in prestito da Jannacci una canzone che contenesse la parola nuvole.
Il cloud computing sta realmente entrando nella fase 3, quella dello sviluppo?
Se ci fermassimo a guardare i dati, il cloud non è un'esigenza nemmeno per Microsoft, perché le aziende che hanno sposato la nuvola sono solo dieci mila.
Eppure sono evidenti alcuni vantaggi intrinsechi della tecnologia e il risparmio di costi.
Ma è una panacea per l'informatica o un'evoluzione?
Partiamo da un presupposto: perché avere in casa server e applicazioni, con conseguenti costi di manutenzione e gestione, oltre che di acquisto, quando si può disporre della migliore tecnologia, le stesse applicazioni disponibili ovunque, assistenza 24/7 e si trasforma il costo in un canone, con tanto di vantaggio fiscale?
Sarebbe già sufficiente questo per spiegare cosa sta accadendo.
Ma a mio avviso c'è di più.
Il cloud permette alle aziende, soprattutto le medio piccole, di concentrarsi sul core business senza dover preoccuparsi dell'infrastruttura informatica, se non per l'accesso.
La posta elettronica "in casa" non ha senso oggi, non ne aveva già qualche anno fa e io, per esempio, utilizzo un'unica a casella "sulla nuvola" da sempre: accedo da qualsiasi computer, cellulare, smartphone, sono sempre in contatto, non mi costa quasi niente (ricordate che i servizi gratuiti sottintendono la possibilità di interpretare i messaggi, quindi vendete i vostri "interessi" agli sponsor).
Ma ha senso acquistare Word per una postazione nel 2010, quando per altro i concorrenti di Word sono gratuiti?
Ha senso avere un CRM o un ERP in casa, soprattutto se si è una piccola impresa e le funzioni da adottare sono pochine?
Concentratevi su quello che dovete fare, il come farlo è un problema relativo oggi come oggi.
Quel che conta è poter scegliere una strada tecnologia che permetta di intraprendere altri percorsi, tornare indietro, espandersi, riutilizzare i dati e passare a una soluzione concorrente.
Questo è quello di cui ha bisogno un'impresa nel 2010: esistono miriadi di soluzioni, ma queste non sono tutte uguali se fate quelle poche domande.
Non legatevi mani e piedi per i prossimi anni.
E, soprattutto, cercate il meglio per voi, non per chi deve costruire la soluzione!

martedì 13 luglio 2010

Differenze

Telecom Italia annuncia esuberi.
France Telecom annuncia assunzioni.
Il confronto è interessante, perché uno dei due, evidentemente, sbaglia.
Intanto Microsoft mette in beta i tools per Windows Phone 7, mentre
esplodono le richieste per Android app inventor.
Telefonia al centro dell'ICT.

lunedì 12 luglio 2010

Google App Inventor

Ci sono soluzioni solo per mega esperti.
Le applicazioni per cellulari, per esempio, prevedevano nozioni di
programmazione.
Poi sono arrivati i vari appmaker online per iPhone, qualche tools per
i giochi, ci aveva provato anche Adobe con Flash.
Google App Inventor sembra destinata ad aprire una strada nuova,
almeno per creare una massa critica di applicazioni, di certo non una
selezione di qualita.
Questa, peró non sarà una nuova moda.
Purtroppo.

venerdì 9 luglio 2010

Applicazioni per i cellulari gratis: le percentuali

Ho provato a fare un piccolo calcolo delle applicazioni gratuite nei due market più importanti: iTunes e Android Market.
Sulla piattaforma Apple le applicazioni gratuite per iPhone/iPod sono circa una su quattro (<25%), su iPad una su dodoci (8%), mentre per Android si arriva a sfiorare una su due (>50%).
Per statistica, un rapido check su Ovi (Nokia), la statistica è simile ad Apple.
Va precisato che il numero di applicazioni ha certamente una propria importanza, ma è evidente che ci sono utenti che sono disposti a pagare e altri no.
Qualcosa su cui riflettere, soprattutto in funzione della pubblicità all'interno delle applicazioni: se Apple con iAds punta a far salire la percentuale di applicazioni gratuite, temo che faccia veramente "bingo"!
Pensateci un attimo, e se avete voglia, fatemi sapere quello che ne pensate (commenti o mail)...

giovedì 8 luglio 2010

I server, Microsoft e ... la nuvola

Microsoft in questo periodo è particolarmente concentrata sul cloud computing.
Infatti, tutti gli analisti concordano sul fatto che a Redmond abbiano realizzato l'unico vero "sistema operativo" per la rete. Forti di questo vantaggio, l'azienda sta cercando di convincere tutti quanti sui vantaggi di mettere i dati e le applicazioni "on the cloud".
Io sono uno dei fautori di questa rivoluzione e per altro le prime prove di Office sulla nuvola testimoniano la bontà della soluzione Microsoft e faranno certamente da cassa di risonanza.
Ma non basta la nuvola, non bastano i partner a supporto dell'iniziativa.
Microsoft ha da poco rilasciato un tools di sviluppo per il web completamente gratuito, per fare in modo che gli sviluppatori utilizzino le procedure standard dei tools Microsoft.
Si tratta di un sistema completo, con server locale, database sql e tutto quello che è necessario per partire alla grande.
Una mossa che non doveva passare inosservata...
 

mercoledì 7 luglio 2010

Fatturati

Tutti ad osannare Apple, non manca articolo sui giornali che spara a 9 colonne, scusate il retaggio del passato, un personaggio e i suoi prodotti: oggi è Morgan sulla Gazzetta.
Eppure, nel periodo di massimo splendore di Apple, Samsung realizza il record di fatturato (e guadagni) nel trimestre e Android si prepara al grande sorpasso.
Come sempre, si guarda il dito e non si vede la luna.
Si parla poco, per esempio, di Microsoft, o forse se ne parla troppo a sproposito. Ho criticato l'azienda, ne ho sottolineato i punti deboli. Se nel mobile la vedo sempre più in difficoltà, nel silenzio di questo periodo sta mettendo insieme i conti di fine anno fiscale (finisce il 30 giugno) e potrebbe riservare sorprese.
A Wall Street qualcuno scommette sull'azienda di Redmond, anche se a capitalizzazione vale meno di Apple, anche perché il valore di MSFT era in caduta.
Un motivo ci sarà?

giovedì 1 luglio 2010

Il declino di Microsoft?

Ieri si è concluso l'anno fiscale di Microsoft, un anno burrascoso, ma
che ha segnato la ripresa con Windows 7.
Ripresa e non riscossa.
Tra luci e ombre, tra voci e illazioni, ormai si legge di tutto contro
Microsoft e francamente non ne vedo le ragioni.
Ha compiuto passi in avanti nei sistemi operativi, nell'online,
qualche cosa sul cloud, e anche nel gaming.
Passi indietro li vedo compiere, IMHO, sulla multimedialità casalinga
e soprattutto sul mobile.
Mi aspetto da sempre qualcosa di più che qualche servizio e un home
server di cui possiamo farne a meno.
E mi aspetto di più sui cellulari.
Anche Wired (USA) ha massacrato Microsoft per Kin, i cellulari ponte
verso Windows Phone 7, e il lancio europeo sembra ormai stato
definitivamente tagliato.
Ma come, non dovevano essere i "social hub" per tutti?
Un flop clamoroso di vendite (a 50 dollari negli states ti porti a
casa degli smartphone veri), senza nemmeno la necessità di bloccare la
ricezione se impugni il telefono con la mano sinistra.
A proposito: ma come fanno quelli di Apple a far credere alla gente
che un aggiornamento software possa ovviare a un errore di
progettazione, davvero, non lo so. Ma se la bevono! Fantascienza.
Insomma, i veri flop sono da cercare nei cellulari in casa Microsoft,
che perdono il 100% del proprio mercato a favore di un competitor che
per accendere il cellulare deve usare il tuo account mail personale...
D'accordo che son bravi quelli di Google, ma il castello ha fondamenta
d'argilla.
Ma Microsoft, di tutto questo, pare disinteressarsi per legarsi a un
uso dei telefoni antico, comunque per niente innovativo.
Un consiglio: invece che di prestazioni, basterebbe creare un
megabrowser ultra completo.
Sarebbe già qualcosa di ragionevole e, se non una ragione d'acquisto,
almeno si tratterebbe di un argomenti di marketing concreto!