L'argomento pubblicità e giornali, online e cartacei, mi sta a cuore da sempre.
Il discorso si sta facendo molto più interessante oggi, perché la crisi ha mostrato ai clienti i prezzi delle pagine di pubblicità dei giornali cartacei e quindi si possono fare dei ragionamenti differenti rispetto al passato.
Se ragionassimo in termini di contatti, la pubblicità cartacea sarebbe già morta sotto il peso dei prezzi della pubblicità online a parità di spesa.
Mi ricollego all'articolo di Marco Pratellesi del Corriere.it per fare qualche ragionamento differente.
Per quanto riguarda la pubblicità online, per il 52,8 per cento si concentrerà sui siti Internet delle stesse aziende. La contrazione degli introiti pubblicitari per la carta stampata, stando a Outsell, riguarderà solo i quotidiani (-8,2%, per un totale di 27 miliardi di dollari).
Che i quotidiani stiano entrando in una crisi pubblicitaria è un dato evidente a tutti. Che però quell pubblicità venga spostata online non la vedo altrettanto semplice. Perché? Perché i centri media, fonte di denaro per le concessionarie, hanno la necessità di fare branding per la maggior parte dei clienti, ma l'online non è ancora adeguato per questo genere di atività.
Magari mi sbaglio, ma come dico sempre, l'editoria (e la pubblicità) guarda sempre troppo agli USA, ma stiamo parlando di un luogo dove il quotidiano lo trovi all'angolo della strade e metti la moneta per estrartelo da solo...