lunedì 22 settembre 2025

L'AI ci sta facendo lavorare di più, non di meno, ma ce lo ruberà!

Tra di occhiali AI e un tour nei team data di casa nostra, l’innovazione non si ferma, ma è il tema culturale che mi appassiona, ormai lo sapete. Dopo le due settimane del Data Management Summit, torno sempre un po’ rinfrancato su
La sensazione? Siamo passati dalla corsa ai modelli alla battaglia per l’uso reale, tra privacy, pagamenti “agentici” e “AI fatigue” in ufficio: stiamo vedendo la nuova normalità o solo l’onda lunga dell’hype?

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I sondaggi sull’AI si susseguono: da un lato non serve a niente l’AI, dall’altra ci ruberà il lavoro, oppure siamo più produttivi ma dobbiamo costantemente supervisionare tutto. Di tutto un po’!

Dall’Ai + DC Summit di Axios emerge che le piccole imprese vedono un grande potenziale nell'intelligenza artificiale, ma il ritorno sugli investimenti dipende dalla qualità dei modelli, dalla fiducia e dalla sicurezza. I leader tecnologici e aziendali sostengono che l'automazione è la principale ricompensa, ma è ancora in una fase iniziale. Il tema principale è che l’AI non ritenuta ancora una tecnologia abbastanza sicura perché le persone vedano il vantaggio reale. A buon intenditor poche parole.

Il CEO di Anthropic, Dario Amodei, afferma che l'abilità dell'intelligenza artificiale di sostituire gli esseri umani in vari compiti sta accelerando rapidamente. Amodei e altri hanno già avvertito che si rischia che la metà dei lavori da colletto bianco potrebbe essere eliminata dall'intelligenza artificiale nei prossimi cinque anni, richiedendo possibili interventi governativi per sostenere la forza lavoro. "Come per la maggior parte delle cose, quando una tecnologia che si impone in modo esponenziale è difficile che il mondo del lavoro non possa cambiare drasticamente", ha detto Amodei, sottolineando la necessità di un'azione di sostegno da parte del governo.

(Il libro è ancora in fase di chiusura)

Mercati: uso reale di AI per lavoro e vita

Due studi recenti di OpenAI e Anthropic offrono una chiara visione su come le persone utilizzano l'intelligenza artificiale. Le conversazioni con l'AI sono prevalentemente pratiche, incentrate sulla ricerca di informazioni o sull'assistenza nella scrittura, ma anche l'uso personale sta crescendo rapidamente. Circa il 30% dell'uso da parte dei consumatori è legato al lavoro, mentre il 70% non lo è, con entrambe le categorie in continua crescita.

Geograficamente, c'è una netta differenza: l'uso di Claude è dominato dalla programmazione (36%), ma l'adozione pro capite varia notevolmente, con Singapore che mostra un coinvolgimento 4,6 volte superiore alle aspettative, mentre India e Nigeria sono in ritardo. Questo solleva interrogativi sul fatto che l'AI possa colmare o ampliare i divari esistenti.

Per quanto riguarda l'uguaglianza, il divario di genere nell'uso dell'AI è quasi scomparso: le donne costituiscono ora il 52% degli utenti di ChatGPT, rispetto al 37% di gennaio 2024. Anche i paesi in via di sviluppo stanno recuperando rapidamente, con un tasso di crescita dell'utilizzo quattro volte superiore rispetto alle nazioni ricche, suggerendo che l'AI potrebbe essere un vero strumento di uguaglianza.

Infine, l'AI sta diventando sempre più un "capo" oltre che un assistente: un numero crescente di utenti di Claude affida all'AI intere attività anziché collaborare. Le interazioni "direttive" sono aumentate dal 27% al 39% in otto mesi. L'uso dell'AI in ambito educativo e scientifico è in forte aumento, indicando un passaggio da una novità a uno strumento quotidiano essenziale.

Ma questa è stata certamente una settimana importante per Google.

Gemini in Chrome, il browser diventa “copilota”

Google integra Gemini nel browser con riassunti cross-tab, ricerche “dove l’ho visto?” e prime funzioni agentiche per intervenire su appuntamenti e carrelli, con filtri sicurezza. Per team marketing, vendite e research significa meno cambi e ricerche di schede aperte e più automazioni direttamente dove si lavora ogni giorno. La domanda è semplice: produttività vera o nuovo lock-in dell’attenzione dentro l’ecosistema Google?

Ma c’è già un passo indietro (temporaneo). Il pulsante "AI Mode" dentro Chrome permetterà agli utenti di riassumere articoli e rispondere a domande complesse, i quiz, ma con il pulsante "Homework help" consentirebbe agli studenti di ricevere risposte istantanee a quiz e test, minacciando l'integrità accademica. Dopo le proteste, Google ha messo temporaneamente in pausa il pulsante, ma non si è impegnata a eliminarlo definitivamente. Vedremo.

Intanto l'App Gemini di Google ha raggiunto la vetta dell'App Store statunitense, superando ChatGPT come applicazione iOS più scaricata. Quanto deve ringraziare Nano Banana? E quanto la produzione di immagini è diventata elemento centrale per l’AI e la sua diffusione?

VaultGemma: privacy by design

Google VaultGemma di DeepMind è il nuovo modello AI da 1 miliardo di parametri di Google, è stato addestrato per proteggere la privacy e non memorizza i dati degli utenti. Google afferma che questo lo rende ideale per settori sensibili come la sanità e la finanza. Secondo me, questo sposta l’asse del mercato enterprise su standard privacy-first anziché solo accuracy-first. È la svolta per procurement prudenti o resterà un “nice to have” finché non arrivano benchmark di settore?

AP2: quando pagano gli agenti

Google ha presentato anche una novità molto importante. Chi mi ha seguito nel libro di Digilosofia “Economia autonoma” ha presente il mio pensiero su come il futuro (e il presente) del business sia generato da macchine che parlano con altre macchine. Ora, Agent Payments Protocol con oltre 60 partner (da Mastercard ad American Express) e mandati crittografici verificabili, e anche stablecoin, è l’infrastruttura che può sbloccare viaggi, ecommerce e bundle negoziati end‑to‑end da agenti, con audit e regole pre‑autorizzate. Basteranno questi “guard rail” a evitare le nottate dei legali dopo il primo crash di mercato generato da bot?

Ma nelle rose ci sono le spine anche per Google

Penske Media (proprietaria di Rolling Stone, Billboard, Variety) ha intentato una causa contro Google per i riepiloghi generati dall'AI nei risultati di ricerca, sostenendo che stanno deviando i clic e danneggiando i ricavi. Alcuni studi indicano che i tassi di clic diminuiscono drasticamente quando compaiono i riepiloghi.

OpenAI, tra GPT‑5 Codex ai robot

OpenAI lancia GPT‑5 Codex, in grado di lavorare per oltre 7 ore su refactor, debugging e validazioni live, con integrazioni VS Code/GitHub e via di seguito. Per i CTO è un invito a ripensare pipeline, ma anche la governance del codice generato e dei diritti sull’output. La velocità pagherà se cresce anche la disciplina ingegneristica: siamo pronti a mantenere il “legacy” scritto dagli LLM?

Un nuovo hub di personalizzazione in ChatGPT riunisce istruzioni personalizzate, preferenze di comunicazione e memoria in un'unica pagina, rendendo più semplice la configurazione dell'app.

OpenAI introdurrà anche restrizioni per gli utenti under 18 sui contenuti sessuali o di autolesionismo e lancerà controlli parentali, inclusi account collegati, orari di blocco e avvisi di disagio. I sistemi di stima dell'età tratteranno i casi ambigui come minori, richiedendo controlli più precisi in alcune zone del mondo. Vedremo.

E poi una notizia che generà curiosità. Dopo aver chiuso la sua divisione robotica nel 2021, un nuovo articolo di Wired suggerisce che OpenAI sta reclutando ricercatori di robotica e pubblicando offerte di lavoro per la formazione, indicando un possibile ritorno al settore.

Nel frattempo, OpenAI starebbe pianificando di ridurre la sua quota di ricavi con partner commerciali come Microsoft dall'attuale 20% all'8% entro la fine del decennio, il che potrebbe generare 50 miliardi di dollari in più per OpenAI.

xAI: più veloce, meno profondo

Grok 4 Fast nasce per risposte fino a 10 volte più rapide riducendo le risorse per “ragionare”, mentre il team taglia profili generalisti per assumere specialisti di dominio su diversi cambi.

Traduzione business: buona funzione per lavoro velori, per chiamate a tool e generazione di codice semplice, meno per analisi sfumate o creatività. Meglio due modelli per due lavori che un coltellino svizzero mediocre su tutto?

Meta: occhiali HUD e polsino neurale

Molta eco ha ricevuto la presentazione dei Ray‑Ban Display con un mini display sulla lente destra per proiettare testi e immagini, ma anche un bracciale per impartire comandi e soprattutti l’assistente AI.

Si tratta della seconda generazione, che migliora la batteria e gira video 3K. In due versioni. perché oltre ai Ray-Ban ci sono gli Oakley Vanguard che puntano sulle prestazioni sportive.
Al di là delle polemiche sulla presentazione, pare evidente che la visione di Zuckerberg sul metaverso e sulle interazioni fisico virtuali continui per la propria strada, soprattutto ora che è ipotizzabile poter avere un indossabile che permette di non avere uno smartphone in mano. È l’iPhone‑moment dell’AI indossabile o serve l’app killer per uscire dalla nicchia?

Passata un po’ in sordina, anche l'innovazione introdotta in Horizon, perché le cose con gli occhiali non sono così slegate come sembrano. Certo, serve sempre il caschetto per queste funzioni, ma l’interazione e la creatività possono raggiungere un altro livello.
Ma soprattutto Meta si sta organizzando seriamente per creare un vero e proprio ecosistema.

Nvidia investe in Intel: rivali‑partner

Nvidia si prende il 4% di Intel e collabora su data center e SoC PC con NVLink per accelerare flussi CPU‑GPU.

Allo stesso tempo, la Cina blocca alcuni chip Nvidia e aiuta Huawei nel mercato domestico. Impatto: supply chain e geopolitica ridisegnano i piani di produzione, con effetti sul costo computazionale di startup e grandi piattaforme.
Ma la domanda è: 'partnership di convenienza o nuovo equilibrio duraturo tra foundry, IP e hyperscaler?

Notion Agents e vita d’ufficio

Notion introduce agenti che costruiscono pagine, analizzano feedback e pianificano task multi‑step, operando autonomamente fino a 20 minuti e pescando dati da tool connessi. Per i knowledge team è un boost su routine e ricerche, ma aumenta il rischio di “troppi copiloti” e ridondanza funzionale.

Stiamo liberando tempo di qualità o moltiplicando il lavoro di supervisione?

Domanda retorica.

Microsoft investe 30 miliardi di sterline nel Regno Unito per il super computer

Microsoft investirà 30 miliardi di sterline nel Regno Unito dal 2025 al 2028, di cui 15 miliardi per costruire il più grande supercomputer AI del paese con 23.000 GPU.

Media: podcast e autori sintetici

Da qualche tempo dò in pasto all’AI le mie newsletter per avere una versione automatizzata in podcast. Poi leggo che esistono reti come Inception Point AI producono migliaia di episodi a settimana con voci generate e supervisione minima, monetizzando anche audience da 20 ascoltatori via pubblicità. Pro: costi bassi e velocità; contro: omologazione e fiducia erosa se manca trasparenza.

La firma umana diventa un premium di differenziazione o un nice‑to‑have?

Rischi: prompt injection sugli agenti

ShadowLeak sfrutta Deep Research di OpenAI via email “innocue” con istruzioni malevole per esfiltrare dati Gmail, poi patch con porte aperte. Le catene multi‑step che aprono link e leggono contenuti sono potenti ma aprono una superficie d’attacco difficile da blindare del tutto per le aziende. La sicurezza degli agenti è abbastanza “by default” o stiamo ripetendo il ciclo del web senza sicurezza sul cloud (estremizzando)?

AI e vibe coding: impatti sui programmatori

Un sondaggio ha rilevato che il 95% degli sviluppatori impiega tempo aggiuntivo per correggere il codice generato dall'AI, affrontando errori di allucinazione, UI inconsistente e rischi di sicurezza. Nonostante ciò, più della metà degli sviluppatori si sente più veloce con gli strumenti AI.

Luma AI Ray3 per video realistici

Luma AI ha lanciato Ray3 nella sua app Dream Machine, con accesso anticipato tramite Adobe Firefly. Ray3 genera video HDR con diverse profondità di colore e può convertire filmati SDR in HDR. Il suo motore di ragionamento interpreta immagini e testo, segue istruzioni multi-step e si auto-valuta.

Primo trapianto robotico in Italia

Al Policlinico di Modena, due amici cinquantenni hanno subito il primo trapianto di fegato interamente robotico da donatore vivente in Europa, grazie alla chirurgia mininvasiva con il sistema Da Vinci, con una ripresa rapida, ponendo l'Italia tra i pionieri mondiali.

Robotica: Figure a razzo, hotel con concierge AI

La robotica cresce molto rapidamente. Figure AI sale a 39 miliardi di dollari di valutazione e oltre 1 miliardo raccolto nel nuovo round per scalare flotta e training, mentre in un hotel USA presentano “Oto”, concierge umanoide multilingue, e unità bomb‑disposal UK entrano in servizio. Per logistica e hospitality arrivano casi d’uso paganti, ma la curva di integrazione operativa resta la variabile decisiva. È l’inizio del CAPEX serio sui bipedi o resteranno isole pilota per altri trimestri?

Il Friuli Venezia Giulia su Fortnite

I gamer di Fortnite potranno combattere e costruire tra le piazze e i panorami del Friuli Venezia Giulia, prima regione italiana con una mappa dedicata nel gioco, sviluppata con Novo Esports e PromoTurismoFVG, come annunciato dal governatore Massimiliano Fedriga.

Questa settimana al Late Tech Show

La terza puntata della settima stagione del Late Tech Show! Questa settimana, un parterre di ospiti eccezionali:

• Stefano Epifani presenta il suo libro "Il Teatro delle macchine pensanti", svelando i 10 falsi miti sull'AI e denunciando una narrazione distopica che porta alla deresponsabilizzazione e a fraintendere la vera natura dell'AI, spesso presentata come imparziale e infallibile per interessi economici. L'AI generativa, di tipo non deterministico, si basa su calcoli statistici, non autocoscienza.

• Franco Francia, Amministratore di Fit Strategy e Vicepresidente di Dama Italy, sottolinea che i dati sono le fondamenta essenziali per qualsiasi applicazione di intelligenza artificiale. Discuteremo come la percezione dell'AI sia cambiata con i modelli generativi e l'importanza di una cultura che supporti un'innovazione sostenibile, affrontando l'AI come "pappagallo statistico" e abbracciando un approccio olistico e multidisciplinare per non subirne l'evoluzione.

Qui su Yutube con i capitoli.

E gli SmartBreak / Vita da ufficio

Sono ovviamente ripresi gli appuntamenti.

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