Siccome settimana scorsa avete commentato in tanti che non ho praticamente pubblicato video, questa volta ve ne lascio una scorpacciata, ma una sola immagine, direi molto significativa, e una di copertina creata dall’AI in automatico. Ma non prendete l’abitudine.
Qui la versione podcast automatica… che è automatica, ricordatelo!
La truffa di Crosetto ha tenuto banco
Il telefono fisso dell’ufficio ha squillato.
Sono il dottor Montalbano, chiamo per conto del Ministro della Difesa Crosetto. Avrei la necessità di far parlare XXXX urgentemente con noi per una questione di sicurezza nazionale. Ci troviamo negli uffici della Nato, questo è il numero XXXXX.
Nella telefonata successiva rispondeva la voce del Ministro Crosetto.
Ma non era lui.
Una classica truffa, come quella “ciao, ho perso il telefono questo è il mio nuovo numero, mi servirebbero dei soldi”…
La facilità con cui i cybercriminali possono fare questo tipo di operazione sta crescendo grazie all'uso di intelligenza artificiale, che consente loro di creare con estrema precisione dei "gemelli digitali" di utenti reali, replicando il loro stile di scrittura, opinioni e anche facoltà retoriche. Con la sintesi vocale e il riconoscimento facciale, è possibile ingannare i conoscenti, aziende e organizzazioni, portando a rischi economici e operativi gravi.
Però stupirsi è un po’ da sprovveduti, un amico imprenditore mi ha detto che riceve almeno un paio di richieste truffa al mese, è diventata un’abitudine molto scomoda.
La pubblicità tech del Super Bowl per riflettere
Il Super Bowl è sempre l’occasione per vedere delle pubblicità divertenti o che fanno pensare, perché costano moltissimo e perché sono molto viste, quasi attese quanto la partita (questa a senso unico fin troppo noiosa) e che diventano argomento di discussione.
Partiamo sull’uso più banale dell’AI nelle cose quotidiane.
La pubblicità di Meta con i Ray-Ban l’avevo già pubblicata sul mio profilo Linkedin, ma anche un’altra di Google mi è piaciuta (sono un grande fan dei Pixel) perché ci fa riflettere su come l’AI sia capace di farci sembrare molto intelligenti o molto stupidi se non sappiamo niente di quello di cui parliamo.
E poi c’è OpenAI, che ha speso 14 milioni di dollari per celebrare le conquiste umane, assolutamente umane, per entrare nell’era di ChatGPT. Interessante, vedremo se sarà capace di massimizzare in futuro.
Ma quella che mi ha fatto più divertire, pensando a tanti che vedono le proprie idee “buone” in modo errato.
La risposta europea sull’AI prende forma
La faccenda DeepSeek ha messo in dubbio la superiorità delle big tech statunitensi in fatto di intelligenza artificiale generativa, mettendo sul piede di guerra l'Europa, che ora reagisce con un'iniziativa importante: OpenEuroLLM. Questo progetto unisce 20 istituti di ricerca, aziende e centri di supercalcolatori per sviluppare modelli linguistici aperti, multilingue e di grandi dimensioni che potranno essere usati per servizi commerciali, industriali e pubblici. I modelli saranno open-source, trasparenti e conformi all’AI Act, rafforzando la capacità delle aziende europee di competere sul mercato globale e delle organizzazioni pubbliche di produrre servizi di grande impatto. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Europa Digitale. Ovviamente, Cineca è presente.
Anzi, Cineca, con il proprio super computer, ci stupirà nel 2025, ma non si può dire molto per il momento.
Vale la pena ricordare che chi fa ricerca può fare richiesta di utilizzo di Leonardo, uno degli HPC più potenti al mondo. Vale la pena.
Oggi a Parigi parte un summit di due giorni sull'Intelligenza artificiale, in occasione del quale leader governativi e tecnologici si riuniranno al Grand Palais. Tra i presenti figurano il CEO di OpenAI Sam Altman e il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance.
Nel frattempo i ricercatori di Stanford e l'Università di Washington hanno creato un modello di ragionamento competitivo in soli 26 minuti e per poco più di 50 dollari, dimostrando che la barriera per accedere ai grandi successi dell'IA non è così alta come si credeva.
La risposta USA a DeepSeek mi pare, francamente, un po’ fuori controllo. Il senatore repubblicano Josh Hawley intende presentare un disegno di legge per "proteggere lo sviluppo dell'intelligenza artificiale americana dalla Cina". La proposta include sanzioni per aziende e cittadini che utilizzano o collaborano con tecnologie di intelligenza artificiale cinesi, fino a 100 milioni di dollari di multe e 20 anni di carcere.
Ma quelli severi sull’uso dell’intelligenza artificiale non eravamo noi europei con l’AI Act?
Quanto vale l’intelligenza artificiale nel nostro paese?
Il mercato dell'Intelligenza Artificiale (IA) in Italia ha raggiunto un valore di 1,2 miliardi di euro, con un aumento del 58% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, una ricerca dell'Osservatorio IA del Politecnico rivela un ritardo italiano rispetto alla media UE. Solo il 59% delle grandi imprese italiane ha un progetto attivo di IA, mentre la percentuale cala a 15% per le medie imprese e a 7% per le piccole. Inoltre, il 53% delle grandi aziende ha acquistato licenze di strumenti di GenAI, con una forte preferenza per ChatGPT e Microsoft Copilot. L'opinione pubblica italiana è positiva sull'IA, con il 59% che ha un'opinione favorevole, tuttavia è calata rispetto all'anno precedente.
A proposito di AI Act
La Commissione UE ha pubblicato le linee guida sull'AI Act, le cui applicazioni sono diventate obbligatorie il 2 febbraio 2025 per prevenire pratiche AI inaccettabili. Le 135 pagine di documentazione illustrano la complessità dell'adeguamento al Regolamento europeo, contrapposto alla deregulation USA. La compliance richiede l'impiego di esperti e consulenti competenti, motivo per cui ci aspettiamo una "gara" per accaparrarsi questi professionisti in futuro. La mia amica Anna Capoluongo è decisamente in prima fila!
Il modello LLM italiano promette bene
Vitruvian-1 è un modello di intelligenza artificiale sviluppato da ASC27, classificatosi 4° con un punteggio di 93.6 sul benchmark MATH-500. È ottimizzato per la lingua italiana e promette una comprensione delle sfumature linguistiche e culturali più avanzata rispetto ai modelli anglofoni.
Vitruvian-1 si distingue per la sua progettazione open domain, che consente l'integrazione in ambienti aziendali e istituzionali con maggiore flessibilità rispetto a modelli proprietari. L'approccio è più verticale sui dettagli specialistici, con una particolare attenzione alla sicurezza e alla risposta alle normative Italiane ed Europee sui dati.
Potete iscrivervi alla beta, ma in lista d’attesa.
Vitruvian-1 si distingue per la sua progettazione open domain, che consente l'integrazione in ambienti aziendali e istituzionali con maggiore flessibilità rispetto a modelli proprietari. L'approccio è più verticale sui dettagli specialistici, con una particolare attenzione alla sicurezza e alla risposta alle normative Italiane ed Europee sui dati.
La nuova app mobile di Mistral
Restiamo in Europa. Mistral offre nuove app mobili per il suo assistente "le Chat" con miglioramenti nella velocità di risposta e opzioni a livello enterprise. L'app include funzionalità come la ricerca web e la generazione di immagini, alimentate da modello Flux Ultra di Black Forest Lab. Il nuovo "Flash Answers" consente invece di elaborare risposte a 10 volte la velocità delle concorrenti come ChatGPT e Claude.
Mistral entra nelle auto di Stellantis (negli stabilimenti e officine)
Stellantis e Mistral AI, una startup francese sostenuta da Macron, hanno deciso di rafforzare la loro collaborazione per integrare l'intelligenza artificiale in varie fasi della progettazione, produzione e interazione con i clienti. Le due aziende lavorano su progetti di AI che riguardano l'ingegneria dei veicoli, l'analisi dei dati, le vendite e la produzione. Grazie all'esperienza di Mistral AI nei modelli linguistici di grandi dimensioni, Stellantis può elaborare rapidamente grandi quantità di dati, migliorando la qualità della produzione, riducendo i tempi di sviluppo e ottimizzando l'esperienza del cliente.
Uno dei progetti più ambiziosi è lo sviluppo di un assistente di bordo avanzato basato su AI che permetterà ai conducenti di interagire vocalmente con il proprio veicolo per ricevere supporto in tempo reale. L'intelligenza artificiale sarà utilizzata anche per ottimizzare la gestione dei dati e la produzione, con soluzioni come un chatbot per l'analisi dei componenti e un assistente virtuale per supportare i dipendenti nelle procedure di acquisto dei veicoli aziendali.
OpenAI per i ricercatori USA
OpenAI ha annunciato una partnership con i laboratori di ricerca statunitensi, che concede ai circa 15mila scienziati in servizio governativo l'accesso alle sue più avanzate tecnologie AI per ricerche critiche, tra cui la sicurezza delle armi nucleari, la protezione delle reti di trasmissione elettrica, i trattamenti delle malattie e la fisica. La partnership segue la recente uscita di ChatGPT Gov, una piattaforma specializzata per uso governativo.
OpenAI pronta per il Deep Research di ChatGPT
OpenAI presenta Deep Research, uno strumento di ricerca basato su AI progettato per assistere nel condurre ricerche approfondite e complesse grazie a ChatGPT. Questa funzionalità è pensata per professionisti di settori come la finanza, il marketing, il diritto, la scienza, la politica e l'ingegneria che richiedono ricerche precise e ben documentate. Deep Research consente l'analisi di informazioni provenienti da fonti multiple generando risposte dettagliate e citazioni. Diciamo che il prodotto è di per sé molto buono, ma per ora l'errore e la mancanza di accuratezza rimangono un problema.
Va fatta una considerazione: questa funzionalità potrebbe cambiare il modo in cui consideriamo l'expertise e il lavoro professionale.
Per sempre.
Google semplifica le nostre chiamate ai call center
Google ha introdotto due nuove funzionalità sperimentali di Search Labs per gestire telefonate al posto degli utenti. 'Chiedi per me' richiede informazioni sui servizi locali, come tariffe e disponibilità, per esempio per riparare le auto, tramite una interfaccia di ricerca. L'AI automatica gestisce la telefonata e fornisce un riassunto via testo o email entro 30 minuti, un'altra funzionalità, 'Parla con un rappresentante vivo', attende in coda i numeri di customer service e avvisa l'utente quando è disponibile. Ciao ciao lunghe attese.
UK vuole entrare nel cloud di Apple di tutti
Il Regno Unito ha chiesto ad Apple di creare un'accesso segreto per recuperare tutti i contenuti caricati sul cloud da ogni utente Apple in tutto il mondo. Questa richiesta rappresenterebbe un precedente clamoroso sulla privacy online violata e sulla limitazione delle libertà civili. Apple solitamente aiuta i governi e la giustizia caso per caso, come per esempio è accaduto aiutando l’FBI ad accedere al telefono di terroristii. L’accesso richiesto è senza precedenti nelle principali democrazie.
Apple e privacy
Apple ha risolto una causa legale pagando 95 milioni di dollari dopo essere stata accusata di aver registrato conversazioni degli utenti tramite suo assistente virtuale Siri senza il loro consenso. Il caso, iniziato nel 2019, sosteneva che Siri avesse registrato conversazioni anche senza il comando "Ehi, Siri", violando la privacy degli utenti e che in alcuni casi le conversazioni siano state vendute a terze parti. Apple ha negato gli illeciti, ma ha deciso di risolvere la questione per evitare ulteriori spese legali e danni alla propria immagine.
GitHub e i nuovi agenti per la creazione di codice
GitHub ha annunciato aggiornamenti cruciali al proprio assistente Copilot, tra cui una nuova modalità agente che gestisce da sola la correzione del codice, 'Vision' per la generazione di codice da immagini e progettazioni, un agente autonomo per la programmazione e altro ancora. L'Agente consente a Copilot di iterare autonomamente sul codice, di rilevare e correggere errori di runtime e di fornire suggerimenti di comandi terminali per compiti aggiuntivi. A proposito, Copilot Edits è ora disponibile per tutti in Visual Studio Code, supporta multifile con comandi di testo naturali e suggerimenti automatici.
Le sole produzioni dell’intelligenza artificiale non saranno protette da copyright (forse)
La recente decisione della Copyright Office statunitense è inequivocabile: le opere d'arte create da algoritmi artificiali non possono essere protette dall'autore senza evidenze di contributi creativi umani. La conclusione sorge da un'interpretazione delle leggi esistenti, basata su miliardi di commenti pubblici accolti.
Tali lavori, da film a musica, ammessi per l'uso di strumenti AI, richiedono un "controllo umano sugli elementi espressivi" per essere soggetti a protezioni di copyright.
SnapChat e il futuro di quello che era il Metaverso
Mentre Meta ha detto che il 2025 sarà l’anno dell’esplosione o la definitiva morte del Metaverso, vale la pena guardare l’intervista al CEO di Snap, Evan Spiegel, per capire come la realtà aumentata e virtuale si stanno espandendo in maniera del tutto trasparente.
La produzione dei video con AI raggiunge nuove possibilità
Il nuovo framework per la generazione di video umani multimediali, denominato OmniHuman, può produrre video di “umani” sulla base di un'immagine singola e di segnali di movimento (ad esempio, solo audio, solo video, o una combinazione di entrambi). Questo sistema introduce una strategia di addestramento ibrido per la condizione del moto, consentendo al modello di trarre vantaggio dalla scalabilità dei dati ibridi. L'OmniHuman ottiene risultati superiori rispetto a metodi precedenti.
Il primo Grammy vinto dall’AI
I Beatles hanno vinto un Grammy grazie all'AI. Il brano "Now and Then", realizzato con l'aiuto dell'intelligenza artificiale per Best Rock Performance, segnando una prima nel suo genere.
Giocare con Android Auto quando si è in coda
Non fatelo se siete in coda in autostrada, ma solo se state aspettando qualcuno del vostro team che è in ritardo e non avete voglia di guardare la mail di lavoro!
Ovviamente è un’esagerazione, ma i videogiochi stanno arrivando in Android Auto, quando l’auto è ferma, esattamente come potete attivare altre App.
Sembra incredibile…
La puntata della settimana del Late Tech Show
Gli argomenti di questa puntata:
Fabrizio Rovatti (Area Science Park) ci racconta il CES di Las Vegas e le startup italiane.
Luigi Saetta (Oracle) ci parla di intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa e le sue applicazioni aziendali.
Luca Venturi (AVM) ci introduce al WiFi 7 e ai suoi vantaggi per le imprese.
Versione Youtube, con i capitoli. Sotto la versione Podcast, su Spotify anche video, ma presente sulle principali piattaforme.
SmartBreak
Sono ripartite le live dello SmartBreak alle 11:00, anche se ne sto facendo davvero poche.
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Fammi sapere cosa ti ha colpito delle cose che faccio o racconto nei vari eventi, o di quello che ascolti al Late Tech Show, piuttosto che negli SmartBreak (e dal podcast "Vita da ufficio") o che leggi nella newsletter Techy.
Ti prego di farmi conoscere cosa pensi possa essere migliorato, aiutami con le critiche, e soprattutto quali temi vorresti che venissero approfonditi o trattati.
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