Apple ha presentato un sistema, anzi, un ecosistema, per portare i libri digitali nelle scuole.
Si basa sull'iPad 1, che sarà venduto a prezzi di costo e che permetterà anche, attraverso i Mac, di creare libri digitali interattivi, esercitazioni comprese, in modo molto semplice.
Risponde sostanzialmente a due esigenze:
- adeguare l'apprendimento con la multimedialità;
- aggiornare i libri contenendo al tempo stesso i costi.
La promessa è riuscire a contenere i costi dei libri a 15 dollari (che ci sembrano già molti).
In realtà, Apple ha individuato un altro terreno vergine da andare a conquistare perchè, se Bill Gates sosteneva che ci sarebbe stato un computer in ogni casa, Steve Jobs voleva un iPad in mano ad ogni persona.
Zaini pesanti, libri orrendi, sete di scrittura da parte di molti sono le facili motivazioni che porteranno alla diffusione di sistemi digitali a scuola, purché siano interattivi.
I lettori di Ebook, quindi, non sono indicati perché, oltre a non permettere di prendere appunti, non consentono l'interattività.
Amazon, con il Kindle Fire, sta timidamente provando a percorrere questa strada, portando schermo touch, colori e applicazioni Android.
Apple si è accorta di questo è ha approntato la propria risposta.
Anzi, ha anticipato le mosse di Amazon, di fatto spiazzandola perché non ancora pronta a raccogliere la sfida che essa stessa ha lanciato.
Insomma, nel mondo dei pad ne vedremo delle belle, ma credo che la sfida non si giochi solo negli USA, ma soprattutto nel resto del mondo.
Apple è passata in vantaggio, un vantaggio che, per altro, farà crescere la penetrazione dei computer Mac negli ambienti scolastici ed accademici.
Una mossa intelligente, vedremo se vincente.