martedì 7 ottobre 2025

La salute a portata di click, marketplace per privati, aziende ... e auto - S07e06

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lunedì 6 ottobre 2025

La sublimazione dell'AI è davvero nei video(?) e la legge californiana dice che...

Ennesima settimana di follia per il digitale, come sempre l’AI la fa da padrona, ma davvero stiamo esagerando, non vi pare?

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Partiamo con la sagre dell’ovvio

“L’AI è una sorta di bolla industriale”, ha dichiarato Jeff Bezos alla Tech Week in corso a Torino. Sul palco, durante un botta e risposta con John Elkann, il fondatore di Amazon ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, definendola senza mezzi termini una “bolla” destinata a scoppiare. Concetto che, a suo modo di vedere, non va necessariamente inteso in senso negativo, perché la tecnologia alla base dell’intelligenza artificiale è pur sempre solida e destinata a trasformare profondamente la società.

Cos’è una bolla industriale per Bezos

Jeff Bezos era a Torino, ma non ha detto niente di eclatante, se che non ha dubbi sull’AI: “l’industria dell’intelligenza artificiale è surriscaldata e alimentata da un eccessivo entusiasmo”. L’imprenditore ha spiegato che le bolle si manifestano quando i prezzi e le valutazioni delle aziende risultano gonfiati rispetto ai fondamentali economici. Nella frenesia della novità, dice Bezos, gli investitori finiscono per finanziare indiscriminatamente ogni progetto. “Le idee buone e le idee cattive. E gli investitori hanno difficoltà, in mezzo a tutto questo entusiasmo, a distinguere le une dalle altre. Probabilmente è quello che sta accadendo oggi”.

Fa da contraltare un articolo del World Economic Forum di questi giorni: perché l’ottimismo sull’AI è giustificato…

Poi, devo anche notare che le frasi di Bezos suonano strane, al di là di AWS, dei razzi e della robotica, soprattutto perché ha creato Amazon e considerando la sua valutazione in passato, quando perdeva e non fatturava....

Ma ha aggiunto: “Ciò non significa che quello che sta accadendo non sia reale. L’AI è reale e cambierà ogni settore“.

Il mercato dell’AI

A parte le considerazioni di Bezos, il mercato high-tech attuale è tempestato di startup che riescono a raggranellare in poco tempo miliardi di dollari di investimenti a fronte di promesse. “Già questo basterebbe per lanciare l’allarme”.

Nelle ultime settimane il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha ammonito sui rischi collegati col momento storico. E dello stesso avviso è David Solomon, numero uno di Goldman Sachs, che a Torino ha detto: “quando gli investitori sono eccitati, tendono a pensare solo a ciò che può andare bene e a sottovalutare ciò che può andare male... Ci sarà un reset, una correzione, ci sarà un drawdown”, cioè una fase di correzione o rimodulazione significativa dei prezzi rispetto a quanto visto finora. A loro si è aggiunto Karim Moussalem, chief investment officer di Selwood Asset Management, secondo cui il “trade sull’AI” ha oramai assunto i connotati di tutte le altre “manie speculative della storia dei mercati”.

Chiedo per un amico: dove investono Selwood e Goldman Sachs? Perché dove investono OpenAI e Amazon, compresa la robotica, mi è piuttosto chiaro!

Alla sagra dell’ovvio si aggiunge Ursula Von der Leyen

Non faccio considerazioni politiche, ma noto determinate cose. Sempre da Torino, Von der Leyen ha dichiarato che la Commissione europea vuole aiutare le imprese in rapida crescita a “crescere proprio qui, a casa” con Scaleup Europe, un fondo multimiliardario per investimenti in settori come Intelligenza Artificiale e tecnologie pulite.

Parlarne non serve, bisogna muoversi.

La Commissione lavora anche a una “soluzione più strutturale”, l’Unione del risparmio e degli investimenti, per creare un mercato dei capitali profondo e liquido in Europa. Von der Leyen dichiara: “Viviamo in un’epoca in cui una linea di codice può attraversare il continente in un millisecondo, mentre la start-up che l’ha creata resta bloccata alla frontiera”.

Interessante come argomento, ma poi bisogna realizzarlo.

Una nuova legge sulla trasparenza dell’Intelligenza Artificiale in California

In California è stata approvata una nuova legge, la SB 53, che riguarda la trasparenza nello sviluppo delle intelligenze artificiali più potenti. La legge non impone limiti rigidi, ma obbliga le grandi aziende a pubblicare le loro strategie per la sicurezza e a comunicare ogni aggiornamento entro 30 giorni. Dovranno anche creare un canale per segnalare problemi gravi e proteggere chi lavora nell’azienda e decide di denunciare eventuali rischi.

Mentre Anthropic si è detta favorevole a questa legge, OpenAI si è mostrata contraria.

Avete presente gli ologrammi delle comunicazioni di Star Wars: forse ci siamo!

Sembra fantascienza, ma un team dell’Università di St Andrews ha fatto un importante passo avanti verso display olografici veri, combinando OLED con superfici olografiche metasuperfici, permettendo di generare intere immagini da un singolo pixel OLED, aprendo la strada a tecnologie olografiche leggere e miniaturizzate.

Il computer quantistico che non necessita di un riavvio

La notizia è per pochi appassionati, ma questo era un problema enorme!

Un team di fisici di Harvard ha costruito il primo computer quantistico in grado di operare continuamente senza riavvio, una svolta significativa in un campo che potrebbe rivoluzionare la ricerca medica, la finanza e altro. Il team ha raggiunto una durata di esecuzione di oltre due ore, superando i precedenti limiti di 13 secondi. “C’è ancora da lavorare per scalare, ma la strada è chiara grazie a questo esperimento”, dice Tout T. Wang. I computer quantistici utilizzano particelle subatomiche che possono rappresentare multipli stati contemporaneamente, risolvendo problemi in pochi minuti che normalmente richiederebbero migliaia di anni. La perdita di atomi, o “atom loss”, è un ostacolo significativo per questi sistemi, ma il team di Harvard sembra aver trovato una soluzione.

Claude Sonnet 4.5 è molto potente

Anthropic ha presentato una nuova versione della sua intelligenza artificiale, chiamata Claude Sonnet 4.5. Questa nuova versione è molto più autonoma e abile nella programmazione. Per dimostrare le sue capacità, è riuscita a lavorare per 30 ore di fila senza che nessuno la controllasse, costruendo un’applicazione simile a Slack o Teams. Si tratta di un grande miglioramento rispetto alla versione precedente, che si era fermata a sole 7 ore di lavoro. Insieme al modello, sono stati presentati anche degli strumenti che permettono di costruire dei veri e propri “agenti” di intelligenza artificiale, utili in settori come la sicurezza informatica e la finanza.

Mentre OpenAI punta sui video (e sui social)

Nel frattempo, OpenAI ha annunciato Sora 2, una nuova versione della sua intelligenza artificiale che crea video. Ora i video sono ancora più realistici, con suoni e movimenti più credibili, come il modo in cui rimbalza un oggetto. Anche se a volte compaiono ancora piccoli difetti visivi, l’applicazione permetterà di creare e modificare video direttamente da un iPhone.

In pratica è un social per video generati con l’AI.

Per il momento, l’accesso è solo su invito e disponibile negli Stati Uniti e in Canada, ma ovviamente è testabile, anche gratuitamente, da diversi siti.

Anche Meta lancia un “Social” per video creati dall’Intelligenza Artificiale

Meta, l’azienda di Facebook e Instagram (non so se avete notato anche voi, ma Threads non lo cita mai nessuno), ha creato una nuova piattaforma chiamata Vibes. Si tratta di uno spazio simile a TikTok, ma interamente dedicato a brevi video realizzati con l’intelligenza artificiale. Gli utenti possono creare i propri video, modificarli, aggiungere musica e condividerli sia su Vibes che su Instagram e Facebook. Qui un esempio a partire da una mia immagine.

Al momento i video vengono creati usando tecnologie di altre aziende, ma Meta sta sviluppando i propri strumenti. Non tutti, però, hanno apprezzato questa novità, e alcuni critici l’hanno definita una raccolta di contenuti di bassa qualità generati dall’AI.

OpenAI lancia Instant Checkout per acquistare quasi tutto

Instant Checkout consente di acquistare prodotti senza lasciare ChatGPT, grazie a un nuovo protocollo aperto sviluppato con Stripe, disponibile per ora solo negli Stati Uniti su Etsy e Shopify.

I progressi della ricerca sull’Intelligenza Artificiale

I ricercatori stanno lavorando per rendere gli agenti di intelligenza artificiale sempre più bravi a scrivere codice per software complessi, anche se i risultati sono ancora inferiori rispetto ai test più semplici. Un nuovo modello chiamato Code World Model è stato addestrato analizzando milioni di esempi di codice per migliorare la sua capacità di ragionamento. Altri studi hanno scoperto che le intelligenze artificiali sono più precise quando risolvono un problema seguendo un percorso più breve e con meno errori. Infine, una ricerca ha messo alla prova diversi modelli di intelligenza artificiale con un esame di finanza molto difficile: i modelli più avanzati hanno superato il punteggio minimo per la promozione.

Le preoccupazioni sull’uso dell’Intelligenza Artificiale

OpenAI sta introducendo nuove misure di sicurezza per proteggere gli utenti. Ad esempio, le conversazioni su argomenti delicati verranno gestite da un modello più sicuro. Saranno anche disponibili nuovi controlli per i genitori, per limitare l’uso dell’app da parte degli adolescenti. Intanto, Spotify sta avendo difficoltà a bloccare la pubblicazione di musica creata con l’intelligenza artificiale e caricata illegalmente, dimostrando quanto sia difficile controllare questi contenuti.

La chat vocale di Immobiliare.it

Immobiliare.it ha creato un agente AI vocale con ElevenLabs per rispondere alle richieste di acquirenti di case, aumentando la qualificazione delle lead dal 19% al 63% e la disponibilità a lasciare il numero di telefono dal 42% al 73%.

Incidenti con le gru per i droni di Amazon

Amazon ha ripreso le consegne con drone dopo una sospensione di due giorni a causa di un incidente in Arizona, dove due droni Prime Air si sono schiantati contro una gru, provocando “gravi” danni e un incendio. La società ha completato la sua indagine interna e ha introdotto processi aggiuntivi per monitorare meglio gli ostacoli in movimento.

La Cina è la patria dei robot

Lo ripeto sempre, ma la Cina sta diventando la nazione dei robot, avendone installati quasi 300.000 (articolo del NYT) nelle sue fabbriche solo l’anno scorso, più di tutto il resto del mondo messo insieme. Questo fa parte di un piano per rendere le aziende cinesi leader nella tecnologia e per non dover dipendere da altri paesi.

La tecnologia robotica sta facendo passi da gigante anche in altri campi. Dei ricercatori cinesi hanno creato un robot grande come una pillola che può viaggiare all’interno del nostro corpo per analizzare la salute dell’intestino senza bisogno di operazioni chirurgiche.

Ma il resto del mondo non resta a guardare

Anche Meta, l’azienda di Facebook, sta puntando forte sui robot, con un nuovo progetto per creare robot umanoidi che possano maneggiare oggetti con la stessa delicatezza di una persona. Google non sta a guardare e sta migliorando i suoi strumenti, rendendo la ricerca di immagini più simile a una conversazione e potenziando i suoi programmi per creare contenuti.

Microsoft, dal canto suo, sta integrando potenti assistenti AI dentro a programmi come Word ed Excel, per aiutare a scrivere, analizzare dati e creare presentazioni in modo quasi automatico.

La quinta puntata della settima stagione del Late Tech Show

💡 La Trasformazione Digitale richiede un cambio di paradigma: l’attenzione deve spostarsi dalla tecnologia al risultato atteso e ai bisogni di business. Oggi, l’Agentic AI è qui, ma molti Proof of Concepts (PoC) falliscono non per un limite tecnico, ma perché non partono da un’idea di bisogno reale da soddisfare. L’AI non può essere “comprata a scaffale”; è un problema di cultura e deve essere embedded nei processi aziendali. Ne parla Carlo Rinaldi di Humans.tech

📊Dati e regolamenti Dopo la crisi del 2008, l’attenzione su Data Governance e Data Quality è cresciuta esponenzialmente, soprattutto negli istituti finanziari. Il regolatore è molto attivo, ma la tecnologia (come l’AI generativa) va a un ritmo molto più veloce rispetto all’adeguamento normativo. I dati destrutturati sono l’input più importante per l’AI, ma sono anche i più difficili da governare correttamente. Ce ne ha parlato Claudia Coratella, esperta di #dati a corollario del #DataManagementSummit.

💬La prossimità e il sensemaking per le PMI In un contesto comunicativo definito “super frenetico” che polarizza le audience, le Piccole e Medie Imprese (PMI) non devono inseguire le metriche dei grandi brand. Hanno bisogno di prossimità, relazione e territorio. Il Sensemaking (dare senso alle cose) è la chiave per superare la frammentazione. Significa unire la Data Strategy con la sensibilità umana. L’obiettivo è forte: trasformare i dati in fiducia e i numeri in un aspetto umano, comunicando il perché si fa business, non solo il cosa si vende. Lo ha raccontato Michael Berger di Humans&Data

Qui in versione Youtube con i capitoli e la traduzione automatica.

SmartBreak e Vita da Ufficio

Sto facendo molta fatica a fare queste live al mattino alle 11:00 per i miei profili social e per quelli delle associazioni che lo ritrasmettono… Ma il podcast resta!

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venerdì 3 ottobre 2025