lunedì 20 ottobre 2025

LLM addio? L'AI si fa "piccola" e la regolamentazione che non può aspettare

Due settimane praticamente sempre in giro mi hanno permesso di “leggere” il mondo che sta cambiando in modo diverso.

Il cambiamento che stiamo vivendo è repentino, molto più rapido di quello che possa sembrare anche stando dentro il mondo della tecnologia.

Per assurdo, il mio libro in uscita oggi, ma scritto ormai qualche mese fa, tocca un tema enorme e mi sono accorto che tocca solo la parte superficiale di un problema enorme: dati e AI quanto sono legati?

Ma soprattutto, siamo sicuri che siano così legati?

Oppure la catena di Markov non è più una certezza? (Spoiler, non lo è, ma da tempo).

Tornerò sul tema, nel frattempo vi lascio un po’ di appunti sparsi che ho preso, non sarà la solita #Techy focalizzata sulle news.

Qui trovate la versione podcast automatica!

Uomo + macchina è la ricetta.

Un articolo su Times of India, ispirato da un’intervista con un esperto di BCG, sottolinea che il vero valore dell’AI si concretizza quando le aziende e i dipendenti la integrano non come un semplice strumento, ma ripensando i processi lavorativi.

Sembra un’ovvietà, ma è utile mettere le cose in ordine per ribadirlo.

La percezione comune, parlando con chiunque, è che tutto possa essere sostituito da una macchina. Gli esempi del magazzino di Amazon, del contact center o dei traduttori sono evidenti.

Ma il vero valore lo si ottiene nell’integrazione.

Non dimenticatevelo.

Come non possiamo dimenticare che l’Italia è ufficialmente entrata nell’era della regolamentazione dell’IA: dal 10 ottobre è in vigore la Legge 132/2025, integrata con l’AI Act europeo, che introduce obblighi di trasparenza e principi etici per imprese e professionisti. Farò prossimamente un intervento sul tema in un importante convegno, ma chiaramente da non preparato lato legale, ma per parlare delle implicazioni. E in questa settimana ho avuto incontri incredibili su questi argomenti, perché siamo solo all’inizio di un percorso di “coevoluzione” normativa, come mi hanno detto proprio dei politici ed avvocati. La coevoluzione nasce dal fatto che si può intervenire attraverso i decreti attuativi che usciranno nei prossimi mesi/un anno, ascoltando tutti i punti di vista.

Vedremo.

Parallelamente, in tutta Europa si discute sulle prime interpretazioni e sugli impatti concreti della normativa nell’ambito delle imprese digitali e sono stato coinvolto in tavoli di lavoro che entrano molto nel concreto dei casi reali. Queste audit hanno lo scopo di cercare di migliorare e sistemare le questioni tecnico legali che potrebbero imbrigliare l’innovazione per i Paesi membri.

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Oracle e la piattaforma Dati & AI

Proprio nella direzione dei dati e AI, Oracle ha lanciato la sua piattaforma di Dati AI, insieme a nuove funzionalità di database e cluster cloud di prossima generazione per le sfide più impegnative. Con la presentazione di Oracle Database@AWS e nuovi crediti multicloud, l’azienda vuole rafforzare la sua posizione nell’era dell’innovazione basata sui dati.

“L’azienda del database” oggi è leader anche nei datacenter, ma la forza non risiede solo nella capacità di innovare e di messa a terra, ma nel vedere un percorso.

Non è banale.

L’AI e la voce al centro di Windows

Windows 11 introduce il Copilot con comandi vocali e visivi, nuove azioni intelligenti per gestire file e servizi cloud, e una taskbar riprogettata, migliorando produttività, gaming e sicurezza su tutti i PC.

Intelligenza artificiale ed Apple: qualcosa so miove

Apple ha presentato il chip M5 con un focus spinto sull’AI, annunciando un balzo in avanti nelle prestazioni per i carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale. I nuovi chip potenziano i MacBook Pro, gli iPad Pro e l’Apple Vision Pro, grazie a una GPU aggiornata con acceleratori Neurali.

Basterà per restare competitivi?

Samsung crea un’AI piccola e potente

Dei ricercatori hanno scoperto che un modello AI da 7 milioni di parametri, sviluppato da Samsung, ha superato in alcune attività modelli molto più grandi. Questa notizia, ma soprattutto la pubblicazione su Github, ha scosso l’industria, suggerendo che il predominio non è solo questione di dimensioni di “scala”.

Sarà un cambio di passo? La cosa si lega alla prossima notizia

Il capo dell’AI di Meta dichiara chiusa la stagione degli LLM

Negli USA, Yann LeCun ha dichiarato superata la stagione dei Large Language Models: secondo lui, il futuro dell’IA risiede nei sistemi “autonomi di buon senso” che apprendono come fa il cervello animale.

I danni dell’AI sono sa prevenire.

OpenAI ha presentato un piano globale per contrastare gli usi dannosi dell’AI, soprattutto negli ambiti politico, militare e finanziario.

Avvertire che si usa un’AI

Nel frattempo, la politica affronta il tema dell’AI: la California ha firmato una legge che impone ai chatbot di avvertire gli utenti che stanno interagendo con un’intelligenza artificiale. Questa normativa, che richiede anche protocolli anti-autolesionismo, arriva dopo che un adolescente è morto dopo aver interagito con un chatbot di Character.AI, innescando un dibattito etico sul tema.

Il governatore della California, Gavin Newsom, infatti, ha firmato una serie di leggi per tutelare la sicurezza online dei minori, preoccupato per i rischi associati all’uso dell’intelligenza artificiale e dei social media. Le nuove leggi prevedono che i chatbot rivelino di essere basati su intelligenza artificiale e invitino i minori a fare pause ogni tre ore. I produttori di dispositivi, come Apple e Google, dovranno implementare strumenti per verificare l’età degli utenti.

I rischi etici dell’AI nella finanza (e per i contabili)

Sul fronte etico, l’ACCA (associazione che raccoglie i contabili americani) avverte che i professionisti del settore finanziario devono agire con urgenza sui rischi etici legati all’AI, per non perdere la fiducia dei clienti. La questione della “literacy” sull’intelligenza artificiale è cruciale per combinare la comprensione tecnica con il giudizio etico.

L’intelligenza artificiale è ormai una realtà presente che pone sfide etiche urgenti. La professione del contabile e quindi di conseguenza di tanti lavori legati, fino al CFO, rischia di perdere la fiducia se non migliora le competenze, la governance e le politiche. L’AI è già integrata nel lavoro e nella vita, rendendo inevitabili le sue implicazioni etiche.

La qualità delle immagini con AI cresce davvero

A proposito di creatività, un articolo su MIT Technology Review esplora il nuovo capitolo dell’arte generata dall’AI, che sta passando dalla “robaccia” alle aste di Sotheby’s. Nonostante le critiche iniziali, alcuni artisti stanno utilizzando questi strumenti con intenzione e considerazione.

Attrice virtuale

Il mondo dell’intrattenimento si scuote per l’introduzione di “Tilly Norwood”, un’attrice fotorealistica generata dall’AI, presentata al Festival del Cinema di Zurigo. Questo ha riacceso le preoccupazioni e l’indignazione degli attori, che temono che i personaggi creati dall’AI possano sostituire il talento umano.

Casebook sanitaria in India

Sul fronte sanitario, l’India e l’OMS hanno lanciato una partnership per raccogliere casi di successo sull’uso dell’AI nella sanità, con l’obiettivo di creare un “Casebook” per i Paesi in via di sviluppo. Si cercano proposte per applicazioni di AI scalabili e di impatto reale entro la fine di ottobre 2025.

Se Perplexity non “presenta” più agli investitori

Perplexity, che ormai è diventato a tutti gli effetti un motore di ricerca AI, sta abbandonando i tradizionali “pitch deck” per comunicare con gli investitori. Il CEO Aravind Srinivas preferisce usare direttamente l’AI per coinvolgerli, un modo innovativo per mostrare la potenza del loro prodotto.

Se l’AI aiuta davvero la transizione energetica

Un report pubblicato da Evogy sottolinea come l’intelligenza artificiale stia diventando il motore della transizione energetica, ottimizzando flussi e riducendo sprechi in modo predittivo.

Brevi dalla robotica

La Canton Fair 2025 in Cina ha visto i robot umanoidi prendere la scena principale, con innovazioni che mettono in risalto la crescente automazione e le tecnologie smart. Un’immagine dell’evento mostra un robot umanoide nella Zona Robot di Servizio, suggerendo un futuro in cui questi dispositivi saranno più diffusi.

In una curiosa applicazione, i ricercatori dell’UCL East hanno testato un robot subacqueo nella piscina del London Aquatics Centre. Questo esperimento è il primo passo verso la creazione di una copia digitale del fiume Lea di Londra, per monitorare la salute dell’acqua con robot autonomi.

Infine, la North Carolina State University ha sviluppato un robot origami con muscoli magnetici che potrebbero rivoluzionare la medicina. Il robot, che si muove comprimendosi e torcendosi, potrebbe rendere la somministrazione dei farmaci meno invasiva ed efficace.

A Rimini, un evento sull’innovazione ha messo in mostra un nuovo robot umanoide italiano capace di interagire con il pubblico, simbolo di una robotica sempre più espressiva e empatica.

Infine, in Cina, durante la “Maratona di Pechino”, venti robot umanoidi hanno partecipato a una corsa ufficiale: il vincitore, Tiangong Ultra, ha completato i 21 km in 2 ore e 40 minuti, segnando una tappa simbolica verso la piena agilità delle macchine.

La puntata del Late Tech Show

In questa puntata del Late Tech Show esploriamo due fronti caldi dell’innovazione:

- L’integrazione pervasiva dell’AI nel mondo delle applicazioni aziendali.

-La pionieristica strategia digitale di una metropoli come Milano.

🎙️ Ospiti di questo episodio: direttamente da Las Vegas, un dialogo con James Chisham e Alberto Lozano Gómez di NetSuite per scoprire come la piattaforma vada oltre l’ERP e stia diventando collaborativa e intelligente grazie all’AI. Si è discusso di come l’intelligenza artificiale non sia più un’opportunità, ma una necessità per migliorare efficienza e automazione nei processi aziendali.

Layla Pavone , coordinatrice del Board per l’Innovazione del Comune di Milano , ci svela come la città stia costruendo i servizi del futuro. Attraverso il co-design con i cittadini e un approccio responsabile, Milano ha già mappato 44 progetti basati sull’AI, puntando a una città più inclusiva, trasparente e a misura di persona.

Cristiano De Mei , autore del libro “AI Alleanze Intelligenti”, che analizza come l’AI possa diventare un supporto fondamentale per il nostro lavoro, trasformando il timore in un’opportunità di crescita e sinergia.

Qui in versione Youtube con i capitoli.

SmartBreak live - podcast Vita da ufficio

Il mio ultimo libro è disponibile

Ho appena cancellato la prima presentazione perché sarò in viaggio.

Vi coinvolgerò certamente in un webinar a breve. Nel frattempo vi lascio il link cliccando sulla copertina dove potrete leggere un estratto, mentre è disponibile per la lettura anche per gli abbonati di Kindle Unlimited, come mia consuetudine.

Vi lascio l’anteprima.

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martedì 14 ottobre 2025

Una chiacchierata con Alberto Lozano Gómez, Direttore Senior, Oracle NetSuite Sud Europa

A Chat with Alberto Lozano Gómez, Sr. Director, South Europe Oracle NetSuite, during SuiteWorld 2025, talking about italian market.

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lunedì 13 ottobre 2025

Il futuro è una conversazione con i dispositivi - SmartBreak

Lavoreremo sempre più andando a "dialogare" con dei programmi e dei dispositivi, che non solo ci capiranno, ma sapranno anche interpretare le richieste.
A quel punto, quale sarà il nostro ruolo?

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martedì 7 ottobre 2025

La salute a portata di click, marketplace per privati, aziende ... e auto - S07e06

Con:
Margot Olifson di ebay,
Andrea Orani di Elty,
Andrea Capelli di Secarpay

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lunedì 6 ottobre 2025

La sublimazione dell'AI è davvero nei video(?) e la legge californiana dice che...

Ennesima settimana di follia per il digitale, come sempre l’AI la fa da padrona, ma davvero stiamo esagerando, non vi pare?

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Partiamo con la sagre dell’ovvio

“L’AI è una sorta di bolla industriale”, ha dichiarato Jeff Bezos alla Tech Week in corso a Torino. Sul palco, durante un botta e risposta con John Elkann, il fondatore di Amazon ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, definendola senza mezzi termini una “bolla” destinata a scoppiare. Concetto che, a suo modo di vedere, non va necessariamente inteso in senso negativo, perché la tecnologia alla base dell’intelligenza artificiale è pur sempre solida e destinata a trasformare profondamente la società.

Cos’è una bolla industriale per Bezos

Jeff Bezos era a Torino, ma non ha detto niente di eclatante, se che non ha dubbi sull’AI: “l’industria dell’intelligenza artificiale è surriscaldata e alimentata da un eccessivo entusiasmo”. L’imprenditore ha spiegato che le bolle si manifestano quando i prezzi e le valutazioni delle aziende risultano gonfiati rispetto ai fondamentali economici. Nella frenesia della novità, dice Bezos, gli investitori finiscono per finanziare indiscriminatamente ogni progetto. “Le idee buone e le idee cattive. E gli investitori hanno difficoltà, in mezzo a tutto questo entusiasmo, a distinguere le une dalle altre. Probabilmente è quello che sta accadendo oggi”.

Fa da contraltare un articolo del World Economic Forum di questi giorni: perché l’ottimismo sull’AI è giustificato…

Poi, devo anche notare che le frasi di Bezos suonano strane, al di là di AWS, dei razzi e della robotica, soprattutto perché ha creato Amazon e considerando la sua valutazione in passato, quando perdeva e non fatturava....

Ma ha aggiunto: “Ciò non significa che quello che sta accadendo non sia reale. L’AI è reale e cambierà ogni settore“.

Il mercato dell’AI

A parte le considerazioni di Bezos, il mercato high-tech attuale è tempestato di startup che riescono a raggranellare in poco tempo miliardi di dollari di investimenti a fronte di promesse. “Già questo basterebbe per lanciare l’allarme”.

Nelle ultime settimane il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha ammonito sui rischi collegati col momento storico. E dello stesso avviso è David Solomon, numero uno di Goldman Sachs, che a Torino ha detto: “quando gli investitori sono eccitati, tendono a pensare solo a ciò che può andare bene e a sottovalutare ciò che può andare male... Ci sarà un reset, una correzione, ci sarà un drawdown”, cioè una fase di correzione o rimodulazione significativa dei prezzi rispetto a quanto visto finora. A loro si è aggiunto Karim Moussalem, chief investment officer di Selwood Asset Management, secondo cui il “trade sull’AI” ha oramai assunto i connotati di tutte le altre “manie speculative della storia dei mercati”.

Chiedo per un amico: dove investono Selwood e Goldman Sachs? Perché dove investono OpenAI e Amazon, compresa la robotica, mi è piuttosto chiaro!

Alla sagra dell’ovvio si aggiunge Ursula Von der Leyen

Non faccio considerazioni politiche, ma noto determinate cose. Sempre da Torino, Von der Leyen ha dichiarato che la Commissione europea vuole aiutare le imprese in rapida crescita a “crescere proprio qui, a casa” con Scaleup Europe, un fondo multimiliardario per investimenti in settori come Intelligenza Artificiale e tecnologie pulite.

Parlarne non serve, bisogna muoversi.

La Commissione lavora anche a una “soluzione più strutturale”, l’Unione del risparmio e degli investimenti, per creare un mercato dei capitali profondo e liquido in Europa. Von der Leyen dichiara: “Viviamo in un’epoca in cui una linea di codice può attraversare il continente in un millisecondo, mentre la start-up che l’ha creata resta bloccata alla frontiera”.

Interessante come argomento, ma poi bisogna realizzarlo.

Una nuova legge sulla trasparenza dell’Intelligenza Artificiale in California

In California è stata approvata una nuova legge, la SB 53, che riguarda la trasparenza nello sviluppo delle intelligenze artificiali più potenti. La legge non impone limiti rigidi, ma obbliga le grandi aziende a pubblicare le loro strategie per la sicurezza e a comunicare ogni aggiornamento entro 30 giorni. Dovranno anche creare un canale per segnalare problemi gravi e proteggere chi lavora nell’azienda e decide di denunciare eventuali rischi.

Mentre Anthropic si è detta favorevole a questa legge, OpenAI si è mostrata contraria.

Avete presente gli ologrammi delle comunicazioni di Star Wars: forse ci siamo!

Sembra fantascienza, ma un team dell’Università di St Andrews ha fatto un importante passo avanti verso display olografici veri, combinando OLED con superfici olografiche metasuperfici, permettendo di generare intere immagini da un singolo pixel OLED, aprendo la strada a tecnologie olografiche leggere e miniaturizzate.

Il computer quantistico che non necessita di un riavvio

La notizia è per pochi appassionati, ma questo era un problema enorme!

Un team di fisici di Harvard ha costruito il primo computer quantistico in grado di operare continuamente senza riavvio, una svolta significativa in un campo che potrebbe rivoluzionare la ricerca medica, la finanza e altro. Il team ha raggiunto una durata di esecuzione di oltre due ore, superando i precedenti limiti di 13 secondi. “C’è ancora da lavorare per scalare, ma la strada è chiara grazie a questo esperimento”, dice Tout T. Wang. I computer quantistici utilizzano particelle subatomiche che possono rappresentare multipli stati contemporaneamente, risolvendo problemi in pochi minuti che normalmente richiederebbero migliaia di anni. La perdita di atomi, o “atom loss”, è un ostacolo significativo per questi sistemi, ma il team di Harvard sembra aver trovato una soluzione.

Claude Sonnet 4.5 è molto potente

Anthropic ha presentato una nuova versione della sua intelligenza artificiale, chiamata Claude Sonnet 4.5. Questa nuova versione è molto più autonoma e abile nella programmazione. Per dimostrare le sue capacità, è riuscita a lavorare per 30 ore di fila senza che nessuno la controllasse, costruendo un’applicazione simile a Slack o Teams. Si tratta di un grande miglioramento rispetto alla versione precedente, che si era fermata a sole 7 ore di lavoro. Insieme al modello, sono stati presentati anche degli strumenti che permettono di costruire dei veri e propri “agenti” di intelligenza artificiale, utili in settori come la sicurezza informatica e la finanza.

Mentre OpenAI punta sui video (e sui social)

Nel frattempo, OpenAI ha annunciato Sora 2, una nuova versione della sua intelligenza artificiale che crea video. Ora i video sono ancora più realistici, con suoni e movimenti più credibili, come il modo in cui rimbalza un oggetto. Anche se a volte compaiono ancora piccoli difetti visivi, l’applicazione permetterà di creare e modificare video direttamente da un iPhone.

In pratica è un social per video generati con l’AI.

Per il momento, l’accesso è solo su invito e disponibile negli Stati Uniti e in Canada, ma ovviamente è testabile, anche gratuitamente, da diversi siti.

Anche Meta lancia un “Social” per video creati dall’Intelligenza Artificiale

Meta, l’azienda di Facebook e Instagram (non so se avete notato anche voi, ma Threads non lo cita mai nessuno), ha creato una nuova piattaforma chiamata Vibes. Si tratta di uno spazio simile a TikTok, ma interamente dedicato a brevi video realizzati con l’intelligenza artificiale. Gli utenti possono creare i propri video, modificarli, aggiungere musica e condividerli sia su Vibes che su Instagram e Facebook. Qui un esempio a partire da una mia immagine.

Al momento i video vengono creati usando tecnologie di altre aziende, ma Meta sta sviluppando i propri strumenti. Non tutti, però, hanno apprezzato questa novità, e alcuni critici l’hanno definita una raccolta di contenuti di bassa qualità generati dall’AI.

OpenAI lancia Instant Checkout per acquistare quasi tutto

Instant Checkout consente di acquistare prodotti senza lasciare ChatGPT, grazie a un nuovo protocollo aperto sviluppato con Stripe, disponibile per ora solo negli Stati Uniti su Etsy e Shopify.

I progressi della ricerca sull’Intelligenza Artificiale

I ricercatori stanno lavorando per rendere gli agenti di intelligenza artificiale sempre più bravi a scrivere codice per software complessi, anche se i risultati sono ancora inferiori rispetto ai test più semplici. Un nuovo modello chiamato Code World Model è stato addestrato analizzando milioni di esempi di codice per migliorare la sua capacità di ragionamento. Altri studi hanno scoperto che le intelligenze artificiali sono più precise quando risolvono un problema seguendo un percorso più breve e con meno errori. Infine, una ricerca ha messo alla prova diversi modelli di intelligenza artificiale con un esame di finanza molto difficile: i modelli più avanzati hanno superato il punteggio minimo per la promozione.

Le preoccupazioni sull’uso dell’Intelligenza Artificiale

OpenAI sta introducendo nuove misure di sicurezza per proteggere gli utenti. Ad esempio, le conversazioni su argomenti delicati verranno gestite da un modello più sicuro. Saranno anche disponibili nuovi controlli per i genitori, per limitare l’uso dell’app da parte degli adolescenti. Intanto, Spotify sta avendo difficoltà a bloccare la pubblicazione di musica creata con l’intelligenza artificiale e caricata illegalmente, dimostrando quanto sia difficile controllare questi contenuti.

La chat vocale di Immobiliare.it

Immobiliare.it ha creato un agente AI vocale con ElevenLabs per rispondere alle richieste di acquirenti di case, aumentando la qualificazione delle lead dal 19% al 63% e la disponibilità a lasciare il numero di telefono dal 42% al 73%.

Incidenti con le gru per i droni di Amazon

Amazon ha ripreso le consegne con drone dopo una sospensione di due giorni a causa di un incidente in Arizona, dove due droni Prime Air si sono schiantati contro una gru, provocando “gravi” danni e un incendio. La società ha completato la sua indagine interna e ha introdotto processi aggiuntivi per monitorare meglio gli ostacoli in movimento.

La Cina è la patria dei robot

Lo ripeto sempre, ma la Cina sta diventando la nazione dei robot, avendone installati quasi 300.000 (articolo del NYT) nelle sue fabbriche solo l’anno scorso, più di tutto il resto del mondo messo insieme. Questo fa parte di un piano per rendere le aziende cinesi leader nella tecnologia e per non dover dipendere da altri paesi.

La tecnologia robotica sta facendo passi da gigante anche in altri campi. Dei ricercatori cinesi hanno creato un robot grande come una pillola che può viaggiare all’interno del nostro corpo per analizzare la salute dell’intestino senza bisogno di operazioni chirurgiche.

Ma il resto del mondo non resta a guardare

Anche Meta, l’azienda di Facebook, sta puntando forte sui robot, con un nuovo progetto per creare robot umanoidi che possano maneggiare oggetti con la stessa delicatezza di una persona. Google non sta a guardare e sta migliorando i suoi strumenti, rendendo la ricerca di immagini più simile a una conversazione e potenziando i suoi programmi per creare contenuti.

Microsoft, dal canto suo, sta integrando potenti assistenti AI dentro a programmi come Word ed Excel, per aiutare a scrivere, analizzare dati e creare presentazioni in modo quasi automatico.

La quinta puntata della settima stagione del Late Tech Show

💡 La Trasformazione Digitale richiede un cambio di paradigma: l’attenzione deve spostarsi dalla tecnologia al risultato atteso e ai bisogni di business. Oggi, l’Agentic AI è qui, ma molti Proof of Concepts (PoC) falliscono non per un limite tecnico, ma perché non partono da un’idea di bisogno reale da soddisfare. L’AI non può essere “comprata a scaffale”; è un problema di cultura e deve essere embedded nei processi aziendali. Ne parla Carlo Rinaldi di Humans.tech

📊Dati e regolamenti Dopo la crisi del 2008, l’attenzione su Data Governance e Data Quality è cresciuta esponenzialmente, soprattutto negli istituti finanziari. Il regolatore è molto attivo, ma la tecnologia (come l’AI generativa) va a un ritmo molto più veloce rispetto all’adeguamento normativo. I dati destrutturati sono l’input più importante per l’AI, ma sono anche i più difficili da governare correttamente. Ce ne ha parlato Claudia Coratella, esperta di #dati a corollario del #DataManagementSummit.

💬La prossimità e il sensemaking per le PMI In un contesto comunicativo definito “super frenetico” che polarizza le audience, le Piccole e Medie Imprese (PMI) non devono inseguire le metriche dei grandi brand. Hanno bisogno di prossimità, relazione e territorio. Il Sensemaking (dare senso alle cose) è la chiave per superare la frammentazione. Significa unire la Data Strategy con la sensibilità umana. L’obiettivo è forte: trasformare i dati in fiducia e i numeri in un aspetto umano, comunicando il perché si fa business, non solo il cosa si vende. Lo ha raccontato Michael Berger di Humans&Data

Qui in versione Youtube con i capitoli e la traduzione automatica.

SmartBreak e Vita da Ufficio

Sto facendo molta fatica a fare queste live al mattino alle 11:00 per i miei profili social e per quelli delle associazioni che lo ritrasmettono… Ma il podcast resta!

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