Il lancio tranquillo di
BusinessCommunity.it (la pubblicità partirà a breve) mi permette di fare qualche considerazione.
Realizzare un prodotto editoriale nuovo in questo periodo non è semplice, serve coraggio e un po' di sfrontatezza.
Facendolo online, bisogna scendere a parecchi compromessi, perché la tecnologia è quella che è e la banda a disposizione è molto relativa.
La grafica è la prima ad essere penalizzata, se ai problemi già citati si aggiunge la volontà di avere una leggibilità senza confronti con tutte le applicazioni che sfogliano le pagine in circolazione.
Il confronto con i vari servizi, per esempio Issuu, non sono fattibili, perché la prestazione, anche in termini di velocità, non è nemmeno lontanamente paragonabile, tanto che a farsi vivi sono i commerciali e le concessionarie, ma anche tanti editori che vorrebbero acquistare la piattaforma.
Ma dopo questo preambolo, vorrei portare l'attenzione su un fatto: la fruizione mobile supera di gran lunga la fruizione via web.
Questo sarà probabilmente un elemento su cui riflettere, ma per ora BusinessCommunity.it è stata visitata da più di 20.000 utenti unici (ventimila!) e più del 70% lo ha letto da cellulare!
Il manager e l'imprenditore, quindi, predilige lo schermo piccolo a quello grande per informarsi, vuoi per disponibilità di tempo, vuoi per praticità del mezzo.
Nella versione mobile, poi, sono i contenuti di BusinessCommunity.it a fare la differenza, non l'estetica. Un mio "marchio di fabbrica", se vogliamo, anche se in questo progetto non curo una mia prerogativa che è il controeditoriale, lasciando a
Gian Luca Bocchi, ottimo gestore di portafogli finanziari e molto altro, lo spazio della provocazione intelligente.
I contentuti, le storie interessanti, il parlare di business in modo diverso rispetto agli altri fanno sì che l'utente si trovi di fronte un prodotto diverso e, spero, anche interessante.
Si fatica a commentare, ma è un aspetto che mi aspettavo, conscio del fatto che servirà del tempo affinché un pubblico non avvezzo si lasci andare, ma era una necessità impostare la piattaforma nella sua intera complessità.
I video, per esempio, sono visti quasi titalmente da mobile, peccato che Youtube non ne tenga conto nella numerazione delle visualizzazioni...
Il mobile internet sta avanzando. Molto più rapidamente di quello che probabilmente ci aspettavamo e di certo rispetto al percepito degli addetti ai lavori.