venerdì 10 febbraio 2017

La guerra della Boldrini ai social network e l'aria che è cambiata

L'aria è cambiata.
Sparito Renzi, la politica prende le distanze dai social network e li attacca. Laura Boldrini li ha attaccati direttamente durante l'incontro Quali tutele contro ogni discriminazione, hate speech, cyber bullismo e diffusione di false notizie? in occasione del Safer Internet Day.



I social devono rispondere alle regole dei paesi ove operano non è una frase messa lì a caso, ma una presa di posizione che ormai si avverte nel parlamento, e non solo nel nostro.
La partenza sono le fake news, poi c'è l'hate speech, due argomenti che per i polici e poi per cittadini, in rigoroso ordine di importanza nelle stanze del potere, sono oggi più importanti del rapporto debito/PIL.
L'elezione di Trump, l'ascesa di gruppi populisti, il fallimento di un certo tipo di storytelling preoccupa i nostri politici, come preoccupa, e prendo spunto dalle parole della Presidenta, l’odio su web sta marcando il discorso politico ed è giunto il tempo delle responsabilità: per tutti, anche per gli operatori. È in gioco il futuro civile e democratico dei nostri figli. Non possiamo tollerare più le fake news.
Qualche mese fa aveva anche avanzato delle richieste precise a Facebook per far bollare i commenti offensivi, ma eravamo in campagna elettorale e la cosa si è poi persa per strada, ma è chiaro che le Istituzioni hanno dichiarato guerra ai social.
Per vincerla avrebbero a disposizione un'arma imbattibile: le richieste fiscali.
Ma abbiamo visto tutti cos'è successo nel recente passato e tutto finisce in poco di fatto, per non dire nulla.
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