mercoledì 30 novembre 2016

Kindle, 5 anni in Italia

E son 5 anni.
Non sembra nemmeno vero, ma Amazon Kindle è presente in Italia da 5 anni, anche sembra passata un'epoca.
Siccome, grazie al fatto di aver creato il primo ebook italiano, ne sono sempre stato un grande fan, con tanto di abbonamento Unlimited, posso dire di averli tutti.


E' stata una rivoluzione, perché il panorama non era certamente quello attuale con tanti player il mercato. Per capirci, ho postato la foto che annunciava lo store, contenente ben 16.000 titoli.
Per l'epoca, ripeto, 5 anni fa, erano tantissimi, una biblioteca, mentre oggi sono quasi la metà dei titoli aggiunti negli ultimi 3 mesi!


Tecnologicamente il lettore è cambiato moltissimo e consideriamo che era già una versione migliore del primo nato per gli USA. La risoluzione, la retroilluminazione, la tastiera... tante novità si sono susseguite in questi anni, ma certamente Kindle è rimasto un prodotto importante. Senza scordare i tablet Android, decisamente quelli con il rapporto qualità/prezzo migliore sul mercato.



Si diceva che gli ebook avrebbero fatto sparire i libri cartacei, ma la realtà è stata ben diversa, anzi oggi Amazon, tra le tante cose che fa, sta cercando di creare librerie reali dove vendere libri di carta.

Chiudo con un appunto: Amazon ha aperto alla creazione dei libri indie, ossia autoprodotti dagli autori, bypassando le case editrici e le regole di marketing. Oggi una bella fetta del proprio fatturato deriva da questi libri. E' innovazione anche questa.




lunedì 28 novembre 2016

IoT e la sicurezza (partendo dagli attacchi alle macchinette dei trasporti pubblici di San Francisco)

Ci sono scenari che spaventano. Per esempio, il mondo della tecnologia va verso dispositivi e prodotti che si parlano tra di loro.
Lo scenario negativo è quello che potrebbe accadere se un attacco informatico prendesse di mira il sistema di gestione di una rete di trasporto pubblico, piuttosto che una rete di accesso ad internet, una rete elettrica o via di seguito.


Qualcuno dirà che la sicurezza si sta attrezzando, che ci saranno contromisure. Eppure in questi giorni c'è stato un attacco a San Francisco alle macchinette stampa biglietti e un altro ad alcuni router internet in Germania.

Non entro nel merito degli attacchi, del Ransomware e via di seguito, vorrei solo dire che gli scenari catastrofici non sono impossibili, ma probabili e le vulnerabilità dipenderanno non solo dalla tecnologia ma anche dagli errori umani.

C'è da preoccuparsi? Non saprei, per ora sembra tutto molto circonscritto, ma c'è chi racconta che le esplosioni alle fabbriche della Basf siano state frutto di operazioni informatiche dall'esterno. Si tratta di semplici teorie complottiste? Non saprei, il problema è che è tutto verosimile e questo spaventa. Forse è bene pensare a infrastrutture di security e poi a soluzioni IoT, non il contrario.
Ma il futuro non si ferma e l'innovazione ha bisogno di pionieri.ù