martedì 23 agosto 2016

Windows 10, la rivoluzione e l'amica iriense

E' arrivata grati la nuova versione, sarà che è arrivata d'estate, ma tant'è che non se l'è filata nessuno. Almeno nel nostro paese. Ma non solo da noi.
Della versione nuova se ne parlava già da aprile, con rassegne che raccontavano le varie novità.
Quindi i cosiddetti "nerd" sanno di che cosa si parla.
La casalinga di Voghera, secondo voi, ne sa qualcosa?
Ha un'idea di quanto pesi la nuova versione, di quanta velocità di connessione ad internet avrà bisogno, e di cosa troverà dopo?
Ovviamente no, ma anch'io faccio fatica a capire che differenza c'è, e soprattutto se, se c'è.

Partiamo dalle cose futili: Cortana è un po' più invadente di prima, suggerisce più cose perché si impiccia di più degli affari nostri. Poco male, nel senso che essendo ampiamente sottoutilizzata dall'utente medio, non ci saranno scossoni.
Altro annuncio poco significativo per la casalinga di Voghera, ma anche al sottoscritto, è l'arrivo di Windows Hello, che non è altro che un sistema di riconoscimento biometrico, ma né io né la casalinga abbiamo un computer che è in grado di sfruttarne le potenzialità.
Migliorato poi l'uso con la penna e l'integrazione con il browser: qui ci si chiede davvero a chi interessi visto che il mondo delle imprese, attualmente, non prevede computer touch, figuriamoci poi modelli 2 in 1. A casa? A meno che non si possegga un Surface, il beneficio è imperscrutabile.
Arriva poi il colpo di grazia alla nostra amica iriense: Xbox Play Anywhere, che se non ha figli nei paraggi non l'userà mai, nemmeno sotto tortura.

Cosa piacerà (forse); il menù un po' più semplice e intuitivo, le notifiche, a meno che non diventino troppo impertinenti, un'evoluzione del Browser verso la modernità (tanto auspicata ma non ancora trovata) delle estensioni, una gestione della batteria dei portatili migliore, le notifiche del cellulare (anche Android) sul computer.

C'è una certezza: cosa non userà mai! Infatti la funzione Bash, utile per i programmatori che arrivano dagli ambienti del sistema operativo Linux, non la proverà nemmeno per semplice curiosità. Anche perché, se ci riuscisse, non saprebbe cogliere la rivoluzione.
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