venerdì 27 maggio 2016

Iniziamo ad esserci coi 2 in uno

I computer 2 in uno, quindi i tablet con una tastiera staccabile, non mi sono mai piaciuti.
Il motivo è semplice: o sono troppo tablet o sono troppo notebook.
Nel primo caso leggeri ma poco potenti, nel secondo pesanti e ingombranti e fin troppo potenti.

Non esiste una via di mezzo per cui, in caso di estremo bisogno, possa lanciare su un modello di fascia bassa Photoshop o Premiere per chiudere un lavoro, piuttosto che andare in giro con una workstation che pesa e costa più di un discreto ultrabook.

Acer, ma anche altri produttori, stanno cercando di creare prodotti per la fascia bassa sufficientemente potenti ma poco pesanti e ingombranti, per essere tablet durante un viaggio o sul divano e computer(ino) in caso di bisogno, con una spesa molto contenuta.



Switch V 10 di Acer, appena presentato a Taipei, sembra andare in quella direzione, nel senso che il costo è di 250 dollari, processore Atom quad core e batteria interessante, USB-C, lettore d'impronte e via di seguito.
Il fatto che vada nella direzione giusta non significa che il prodotto sia perfetto, ma siamo sulla buona strada, perché certo, un po' di RAM in più e un po' di spazio di memoria in più non avrebbero fatto male.

martedì 10 maggio 2016

HP entra nell'era della contaminazione (di idee)

Il lancio dell'Innovation Center italiano è stata l'occasione per fare un po' il punto della situazione dell'ICT con uno dei leader mondiali.
Partiamo da una considerazione: sul printing HP è avanti anni luce, con soluzioni per stampe anche A0 davvero incredibilmente versatili. Il punto debole qui potrebbe essere individuare i centri stampa con queste macchine se non si ha la necessità di mettersele in casa. L'importanza delle stampanti è dimostrata dal numero di pezzi presenti.
Il PC sta cambiando, e HP sta mostrando due innovazioni, una in 3D e una per scansioni 3D e interattività su documenti molto promettenti.
Gli spazi sono fatti per poter raccontare la tecnologia, viverla, e possibilmente confrontarsi oltre che con i tecnici anche con i partner e le aziende che possono visitare il centro.
In questo modo viene agevolata la contaminazione, ossia vedere prodotti e servizi pensati per altri ambiti che potrebbero interessare invece le imprese per semplificare o cambiare alcuni processi.
Sale riunioni accessibili, un piccolo anfiteatro per conversazioni informali, ma anche un ottimo servizio al piano di sotto per effettuare test sulle macchine in modo efficace.
Quindi un laboratorio di idee, non una mostra inventario di soluzioni come tante, troppe aziende nell'ICT si esercitano con successo relativo perché si rivolgono essenzialmente a coloro che sono già clienti e non ai prospect...