mercoledì 27 gennaio 2016

Il Corriere della Sera e l'inadeguatezza informatica

Ti piace il nuovo Corriere online e vuoi leggere tutti gli articoli che vuoi senza pagarli anche dopo aver letto i primi 20 ogni mese? Semplice, non bisogna essere un hacker, basta entrare con una navigazione in incognito del browser!
Anche RCS ci vuole dimostrare come l'Italia sia molto indietro dal punti di vista delle competenze informatiche!


Comunque il blocco pare che venga aggirato se passi da Google News perché, uso sempre il condizionale, cambierebbero i cookies.
Non è solo una questione di arretratezza, ma di inadeguatezza informatica perché nel 2016, con un progetto strombazzato in pompa magna e supportato da tutta la dirigenza di RCS e dalla direzione del giornale, non è possibile fare un errore di questo tipo.
Grandi giornali internazionali hanno un paywall da anni, basterebbe non essere presuntuosi e capire cosa hanno fatto gli altri, che errori hanno fatto e come migliorare.

martedì 26 gennaio 2016

Windows 10 e l'assurdità degli aggiornamenti

Mi chiedo da anni, diciamo da almeno Windows 7, perché mai gli aggiornamenti di un sistema operativo che si vuole definire moderno non funzionino bene, perfettamente in background e senza fare impazzire gli utenti.



Non sarebbe troppo difficile, possiamo dire che l'informatica in questi anni ha compiuto passi da gigante, eppure l'aggiornamento di Windows è sempre un problema.
Non è preoccupante il riavvio del PC, è preoccupante il fatto che un utente si accorga del fatto che sta arrivando un aggiornamento perché la macchina rallenta drasticamente.
Con Windows 10 hanno fatto in modo di utilizzare i PC nella rete locale per condividere gli aggiornamenti, ma l'incubo rallentamento e conseguente ansia da prestazione dell'utente sono un problema.
Fare qualcosa è così impossibile?

martedì 19 gennaio 2016

Wind pensa sempre più alle PMI, portando valore, assistenza e semplicità a costi accessibili

La corsa alla digitalizzazione delle PMI è un argomento molto a questo governo, ma è anche una necessità per le aziende che o restano competitive oppure rischiano di essere tagliate fuori dal mercato e quindi, per dirla più semplicemente, non avere un futuro.



In questo contesto ci sono aziende che da tempo scommettono sulla digitalizzazione delle imprese italiane, aiutandole in questo processo che non è semplice perché le PMI, per loro natura non hanno personale preparato al proprio interno per gestire il digitale e non hanno le risorse per effettuare questo passaggio.

Wind, per esempio, offre sistemi integrati molto semplici da utilizzare che, per esempio, trasfromano il centralino in un centralino sul Cloud, dove può rispondere anche uno smartphone a una chiamata sul numero fisso aziendale, oppure gestire le chiamate tra interni, il tutto senza avere la tecnologia in casa e disponibile praticamente ovunque. Le PMI possono finalmente puntare, con una soluzione di questo tipo, ad abbracciare lo di smart working, la possibilità di lavorare ovunque come in ufficio, ma al tempo stesso di poter adottare soluzioni per una gestione avanzata dei documenti, della forza vendite evia di seguito.

L'offerta di Wind Busines si caratterizza, poi, in una serie di strumenti avanzati, come licenze della suite Microsoft Office 365 altre soluzioni innovative per migliorare e semplificare il lavoro quotidiano delle PMI.

Nella tradizione di Wind, l'offerta per le aziende è chiara e viene proposta dalla rete vendita in chiave consulenziale, portando valore come è accaduto in passato nell'offerta convergente fisso+mobile+connettività.



C'è un altro aspetto fondamentale: l'assistenza ai clienti. Offrendo servizi a valore aggiunto a clienti molto spesso poco abituati a gestire le problematiche del digitale, il livello dell'assistenza è fondamentale. Alzare la qualità del servizio i assistenza e abbattere i costi, con il fine di ridurre le complessità gestionali non è una sfida da poco, ma come sostiene Marco Frattini, Direttore Consumer and SME Marketing di Wind, "l'azienda ha tutte le qualità e le capacità per gestire la complessità in casa e proporre semplificazione alle aziende, fornire servizi consulenziali con la propria rete vendita e favorire la trasformazione digitale delle aziende italiane.

"Abbiamo visto che le aziende, soprattutto le classiche PMI che sono dislocate sul territorio nazionale, hanno una forte necessità di migliorare la comunicazione - ha dichiarato Frattini -. In questo contesto abbiamo avviato una partnership con Microsoft per fornire Office 365. L'offerta si chiama integra in Wind Smart Office, dove la connettività dei dati assume valore con le soluzioni di Microsoft Office 365 e diventa uno strumento che offre alle aziende i vantaggi del cloud, delle informazioni sempre reperibili e aggiornate, alle funzionalità di telefonia tecnologicamente all'avanguardia".

Ma ogni offerta che porta valore, se parliamo di PMI, deve essere anche economicamente interessante. "Le aziende possono scegliere quali servizi attivare, partendo da elementi base - ha proseguito Frattini - come la posta elettronica fino alle soluzioni più sofisticate di Office. Smart Office è l'offerta che ci permette di essere davvero competitivi in questo mercato, integrando un'offerta sia su fisso sia su mobile".

Il mercato delle TLC è molto dinamico. "Le PMI hanno voglia di razionalizzare la spesa e avere soluzioni integrate - ha concluso Frattini -. Non ha più senso avere fornitori che offrono fisso e altri per il mobile e l'integrazione oggi porta valore alle aziende perché si trasforma in migliore produttività e minori costi. I clienti sono sempre più attenti all'assistenza e chiedono sempre di più sotto questo aspetto. In passato questo aspetto era sottovalutato, oggi è una chiave di differenziazione".
Buzzoole

lunedì 18 gennaio 2016

mercoledì 13 gennaio 2016

Hai una startup ma non sai come farti finanziare? E' un problema di tantissimi! Impara come farti apprezzare dai Venture Capital leggendo questo articolo

Su Business Community di questa settimana si parla del problema principale di chi sta creando una startup, ossia quello di rendersi appetibile a un Venture Capital.


Glenda Grazioli, Investment Team del fondo di Venture Capital P101 svela i "trucchi" per rendere appetibile, ammesso che l'idea sia valida, la propria startup.
Leggi l'articolo.

I punti chiave, per il primo incontro, quello determinante almeno per proseguire e convincere il Venture Capital, sono:

1) Pitch deck strutturato
2) il team
3) prospetto dell'execution
4) business model solido
5) aperti al confronti (il venture capital diventerà il socio, spesso di maggioranza)
6) ipotizzare i prossimi passi

Leggi l'articolo 

http://www.businesscommunity.it/m/20160120/cover/Come_comportarsi_quando_si_chiede_un_investimento_ad_un_venture_capital_.php