venerdì 28 novembre 2008

Black Friday

Chi mi conosce sa che sono molto attento a come va il black friday, il primo giorno degli acquisti degli americani. Per chi non lo sapesse, è quel giorno che arriva dopo la mattanza dei tacchini che, se messi tutti in fila, farebbero il giro del mondo all'equatore in 500 uno sopra l'altro (per visualizzare la scena, è un muro alto 300 metri lungo 40mila chilometri!).
Quale sarà il regalo tecnologico del 2008?
La gara è aperta e non ho una risposta, sebbene richiesta.
In Italia Vodafone scommette sullo Storm (Blackberry) e ieri ha dato una dimostrazione di forza a Milano.
Ci sarà l'Xbox, rinnovata anche nel prezzo, e la Wii: la PS3 è proprio considerata la terza scelta... chi l'avrebbe detto un paio d'anni fa?
E poi i nettop la faranno da padrone.
Controllerò i primi segnali.
Apple ci prova, ma quest'anno ha poco appeal, puntando su iPod e computer, soprattutto dopo che si è saputo che l'HTC Diamond ha venduto tre volte l'iPhone e che ha dei clienti maggiormente soddisfatti (non al 100% e io, sebbene sia contento, sono tra questi),
A Milano Microsoft mostra la sua tecnologia a Porta Venezia. Una critica devo proprio farla: un'azienda che investe per crearsi un temporary store nel 2008 non può pensare di farlo in un fortino.
Infatti, è in un posto dietro delle sbarre, mura spesse, un labirinto all'interno, totalmente privo di vetrine.
Chi ha visto gli store Apple comprende subito la differenza: vista da fuori (spettacolari anche chiusi), grandi spazi, luoghi d'incontro, discrezione del personale.
Microsoft Italia è al primo esperimento, va bene, ma come spesso accade a questo genere di iniziative di apertura dell'azienda (ci metto anche mclips.it) cade su aspetti estetico-pratico-relazionali.
Si rifarà.

giovedì 27 novembre 2008

Twittiamo?

Twitter è un fenomeno interessante.
Sebbene poco funzionale, ha saputo svilupparsi intorno alla teoria del
messaggino, una sorta di SMS inviato a chi ha voglia di leggertelo.
Poco funzionale perché non si integra in un contesto. Ma questa è
anche la sua forza e la filosofia che sta dietro al servizio.
Filosofia: questo è quello che vedo principalmente mancare a molti
progetti e servizi internet che si vogliono far chiamare 2.0 ma che
invece sono molto arretrati o, addirittura, non intravedo un modello
di business.
Adesso vanno di moda quelli pensati per le aziende, spazi dove
discutere online. Dubbia utilità per come li vedo nascere ed è per
questo che da qualche progetto prendo le distanze, sebbene ne possa
essere stato coinvolto.
Torno a Twitter. 500 milioni di dollari rifiutati, un'offerta di
Facebook ritenuta inacettabile. Non credo per la cifra, quanto per
l'idea che c'è dietro ai due servizi, troppo diversa.
Forse è anche un problema di cifra, nel senso che era finanziaria e
non frusciante, ma in fondo non lo sparemo mai e con la Borsa che va
avanti così quest'offerta è difficilmente superabile.
In qualsiasi caso, chi ha scritto di Obama e Twitter ha ricevuto una
brutta sorpresa. Da giorni il politico non scrive più.
Una delusione cocente.
La sua prima.
Obama non parla più di tecnologia. Forse ha altro a cui pensare. Ma se
fa così oggi che ancora non è il presidente, dal 20 gennaio cosa
accadrà?

mercoledì 26 novembre 2008

4.1 mio di utenti Facebook in Italia

Una crescita che non si arresta: 4.150.000 di utenti, porto i figli a
scuola e mi parlano di Facebook, al lavoro si parla di Facebook.
Direi che si tratta di un fenomeno che va ben oltre la moda.
Il social networking è qui per restare, si dice. Io ne sono convinto,
cambieranno le cose, ma è evidente che c'è qualcosa di intrigante
nella piega che ha preso FB in Italia.
E probabilmente è un canale da sfruttare.

martedì 25 novembre 2008

Lo stato dell'arte dei notebook

Siccome si fa un gran parlare dei netbook, nettop e via di seguito, parlerei dello stato dell'arte del PC per chi deve lavorare in mobilità tutto il giorno.
Questo Portegé di Toshiba è leggerissimo, potente, completo e ha una durata delle batterie incredibile.

lunedì 24 novembre 2008

Se 100 milioni sembran pochi

Yahoo si è sbarazzata di Kelkoo. Premesso che cercherò di saperne di più prossimamente, la cifra che gira è di 100 milioni di dollari.
Molti sono scandalizzati dal prezzo basso, certamente meno della cifra sborsata per l'acquisto.
Ricordiamo che Kellkoo è un'azienda europea, per cui nella scelta di Yahoo potrebbe aver avuto un peso significativo la non appartenenza agli USA, ma non si può dire.
Di certo Yahoo non sta facendo niente, in questo momento, per non dimostrare a tutti che sta attraversando una pesantissima crisi e che non ha un briciolo di strategia.

venerdì 21 novembre 2008

Ziif-Davis e i giornali

Tempi grami per la stampa specializzata (informatica).
Una pietra miliare, PC MAGAZINE non avrà più un'edizione cartacea.
La Ziff Davis ha deciso di chiudere la testata e di passarla online, evitando costi di stampa e distribuzione.

La battaglia degli antivirus

La dichiarazione di Microsoft di mettere a disposizione degli utenti, in forma gratuita, un sistema di sicurezza dei PC ha messo in allarme l'intera industria, tanto che ci sono dichiarazioni ufficiali da parte di tutti i produttori.
Rifletterei su due cose.
La prima: la penetrazione di OneCare, l'attuale offerta di Microsoft è piccola. Il motivo non è il costo, ma le scarse prestazioni della soluzione. Inefficace e inefficiente in tutti i test indipendenti rispetto ai concorrenti.
Certo, se fosse gratuita avrebbe una penetrazione migliore, è chiaro, ma esistono antivirus freeware di gran lunga migliori e che non appesantiscono le prestazioni della macchina.
La seconda: considerato che una soluzione di sicurezza è necessaria per ogni computer, mi pare evidente che il costo deve sensibilmente calare, perché stiamo parlando di qualche centinaio di miloni di installazioni per i grandi nomi. A prezzi popolari e a fronte di una comprovata efficacia, le soluzioni gratuite avrebbero difficoltà ad emergere. Anche se si chiamano Microsoft.
C'è poi un ultimo aspetto: quando si vuole disinstallare un antivirus si va incontro a una serie di problemi enormi. Sarà il caso di porre rimedio a questa situazione, soprattutto se si vuole andare verso una semplificazione delle procedure.
In nome degli utenti, sia ben chiaro.

giovedì 20 novembre 2008

I temi di Gmail

I temi grafici di Gmail sono una futilità totale, ma di quelle che piacciono.
Ho scelto personalmente la scrivania come tema e mi piace molto l'idea di personalizzarmi uno spazio molto personale e intimo come la posta elettronica.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno inviato messaggi ieri, in relazione al post sull'ignoranza e il marketing.
Mi ha colpito più che altro una cosa: c'è un post gemello, di Mauro Lupi, che dice più o meno le stesse cose che dico io e la cosa sconcertante è anche il tenore dei commenti, molto, ma molto, simile.
C'è una linea invisibile che collega i pensieri su questi temi?

mercoledì 19 novembre 2008

Aziende, marketing, social media e ignoranza

Leggevo il DailyNet di oggi, non capita spesso ultimamente.
Mi sono imbattuto in una frasce che mi ha letteralmente mandato su tutte le furie.
Ted McConnell, responsabile del marketing di Procter & Gamble, mica della pizza e fichi corp, non si riesce a spiegare come mai si definisce Facebook un consumer generated media (!).
Cos'è un consumer generated media? Così, tanto per chiarircelo tra di noi, Mr McConnell? Non è una piattaforma che permette a chiunque di generare dei contenuti che possono essere usufruiti da altri? Facebook è tanto di moda, ma non è mica l'unico caso, anzi.
Ma va oltre, dichiarando che i consumatori non avevano intenzione di creare un media, ma semplicemente di parlare tra loro (!).
Molte invenzioni sono state pensate per uno scopo e poi utilizzate per un'altro, non è mica la prima volta, basti pensare agli SMS. Il sistema funziona. Che i consumatori fossero all'inizio consapevoli oppure no non è un elemento significativo. Il parlare tra loro probabilmente si è dimostrato un sistema inefficiente per un contenitore come Facebook, e quindi gli utenti hanno utilizzato e apprezzano la possibilità di scambiarsi anche informazioni più evolute (foto, filmati, link, ...).
La frase più bella è questa: i social network non hanno il diritto di guadagnare dalle conversazioni tra gli utenti (!).
Partiamo da un presupposto preciso: se uno mette in piedi una piattaforma, o comunque un servizio su internet, ha tutto il diritto di guadagnarci sopra. I modi sono due: o si fanno abbonare gli utenti o si cerca di fornire l'accesso gratuito a patto che l'utente osservi della pubblicità.
Un tacito accordo tra utenti e fornitori di servizi che fino ad oggi ha funzionato ed è probabilmente il modello di business che funziona di più.
Negare questo presupposto, nel 2008, Q4 2008 per l'esattezza, mi fa venire i brividi. Se una persona che ricopre un ruolo così importante in un'azienda così importante e attiva, mi chiedo cosa possa pensare una mezzacalzetta qualsiasi che si occupa di marketing, soprattutto in Italia.
Qui non è che mancano le basi, non è che siamo all'ABC, ma ci troviamo di fronte a dei casi umani. Mi auguro, davvero, che siano dei casi isolati, ma mi chiedo anche se posso fare qualcosa, se possiamo fare qualcosa, per cambiare la testa di questa gente.
Non si tratta di gap culturale, qui la cultura non c'entra proprio niente.
Bisogna darsi da fare.

Lo sto già aspettando

Si chiama TouchSmart tx2, è un tablet PC con tastiera, sembra
abbastanza potente ed è multitouch.
Lo aspetto con una certa ansia!

martedì 18 novembre 2008

Yang: la via del ritiro

Non ha portato Yahoo a Microsoft nel momento giusto, oggi paga e lascia l'azienda che ha creato.
Queste sono le regole del mercato finanziario e delle aziende USA. Non voglio giudicare se sia giusto o sbagliato, ma è evidente che sono stati commessi degli errori, quanto in buona fede e quanto in mala fede non è dato saperlo, e i manager pagano, anche se sono stati loro a creare l'azienda e quindi la ricchezza, o meglio, il valore.
Questa vicende deve servire come insegnamento e come monito, perché è evidente che con il senno di poi Yang ha sbagliato, ma se non ci fosse stata una grande crisi economica che ha il suo fondamento sulla finanza, le cose staremmo a raccontarle nello stesso modo?
Nel business, come nella vita, serve anche una componente esterna, che si chiama fortuna.
Yang, dopo tutto, è stato anche sfortunato, oltre che malconsigliato.
Adesso siamo sicuri che Microsoft sia ancora interessata a Yahoo?
E se l'intesa con Google fosse andata meglio?
Con i se e con i ma non si va in Borsa.

lunedì 17 novembre 2008

Linea di comando

Lascio un video di un servizio che entrarà in beta a dicembre.
Si tratta di un servizio su web che permette, tramite linguaggio naturale, di reperire informazioni.
Esempio: check news, check Weather e via di seguito.
Non sarà rivuluzionario, ma certamente rende più semplice l'uso del web soprattutto per i dispositivi mobili.
Google, con il suo motore di ricerca, sta già andando verso questo genere di risposte a domande generiche, solo che rimanda a pagine web. Qui rimanda a feed rss.

Kwyno / Beta Announcement from Kwyno Development on Vimeo.

venerdì 14 novembre 2008

E' tutto più social

Caspita, è tutto più social.
Ormai non vai a conferenza stampa o a un evento che non ti senti riecheggiare nelle orecchie la parola social, il più delle volte a sproposito.
Solo questa settimana ho contato nella mia email almeno 24 siti o servizi social!
Ovviamente non li ho verificati tutti, mica sono scemo, ma da quei pochi che ho aperto mi pare che di social, inteso come interazione con gli altri ci sia ben poco oltre i commenti.
Non ci siamo.
Credo che la battaglia per un posto al sole in questi ambiti stia finendo a favore di una guerra tra grandi nomi.
Microsoft ha capito che i servizi di social networking sono qui per restare e ha presentato le proprie novità, per altro future, che vanno verso una fortissima integrazione tra prodotti e servizi di terze parti.
Google è impegnata a cementare i dati ecnomici e quindi a sperimentare nuovi modelli di business per Youtube, per esempio, ma anche sul fronte dell'adwords per i social network, più che puntare sui servizi.
Yahoo è un po' alla finestra, cause note, e rischia di perdere il treno.
MySpace sembra accelerare sulle proposte e facebook non sta di certo a guardare, sebbene la sua crescita (da noi mostruosa) proceda a macchia di leopardo in giro per il mondo.
Insomma, non è detta l'ultima parola, ma questo non è più mare per i pesci piccoli.
O per i presunti grandi.

giovedì 13 novembre 2008

Qualche riflessione sul mercato dei Netbook (nettop, ...)

I netbook PC sono il successo del momento.
Costano poco, funzionano bene, sono facilmente trasportabili. Ma non sono dei PC veri.
Nel senso che non possiamo montarci un software, non possiamo vederci un DVD, non riusciamo a modificare una foto, non riusciamo a montare un video, non riusciamo a fare tante cose.
Sono prodotti che vanno benissimo per navigare in internet e hanno bisogno di essere sempre connessi.
ideali anche in ambito lavorativo, laddove non si necessità di potenza di calcolo per rielaborare un foglio di excell piuttosto grande o si devono semplicemente inserire e controllare degli ordini.
Sono, in pratica, un PC di scorta, da affiancare a un PC vero. E non ne faccio una questione di sistema operativo più o meno potente.
Ne faccio un problema di utilizzo pratico.
Va bene per un po' di cose, ma non per tutto.
Il problema è che le persone non lo capiscono e li stanno acquistando come PC di casa, come primo PC.
Questo avrà certamente un impatto fortissimo sulle persone e condizionerà il mercato dei PC per i prossimi mesi.
Chiudere gli occhi o far finta di non capire non ha molto senso: i netbook servono per chi vuole usare sempre e comunque la rete. Il futuro certamente va in questa direzione, verso le applicazioni sulla nuvola, ma intanto noi viviamo questo momento.
 

mercoledì 12 novembre 2008

Gmail e le videochiamate

Ieri ho ricevuto una videochiamata su Gmail.
Avete letto bene, mi si chiedeva di chattare usando la webcam.
Così mi sono accorto della novità.
Se ne poteva fare a meno?
Ho provato a farne immediatamente una, senza successo.
Probabilmente la funzionalità è già presente, ma la stanno attivando solo su alcuni account, come sempre accade.

martedì 11 novembre 2008

Il negozio del futuro

Il negozio del futuro avrà schermi alle pareti, interattivi e che funzioneranno anche sulla vetrina quando è chiuso.
Lo ripeto da 10 anni (facciamo 15?).
Adesso è presente in un po' di punti vendita a Milano e mi sembra carino mostrarlo qui e sul web, preso da Netcafé di domenica scorsa.

lunedì 10 novembre 2008

venerdì 7 novembre 2008

Sarà

Sarà la serata con Microsoft, sarà l'aver visto amici di lunga data, sarà l'aria di gaming e divertimento, ma la storia che Yahoo adesso pensi a Microsoft mi fa veramente ridere.
L'azienda sa perfettamente che è destinata a un certo destino e che è un boccone appetito solo da Microsoft (in questo momento).
Sarà che è una figura di "palta" notevole, ma non riesco a non pensare a un'altra azienda che non ha voluto capire il proprio destino e quindi si è messa in mano a un fondo.
Sto parlando di Sun.
Sarà anche la paladina del software libero, sarà l'impresa di Java (su tutto), ma è in uno stato tale che mette quasi tenerezza.
Sarà la nostalgia (ci voleva), probabilmente, ma vedo Sun un'azienda che verrà ben presto smembrata e venduta ai migliori offerenti.
Tutto perché non ha capito qual era il proprio destino e non ha colto le occasioni.
Sarà la vicenda Sun ad aver convinto Yang a cambiare idea e abbracciare i nemici.
Sarà quel che sarà (ma non è che Lips mi abbia bruciato qualche neurone tra i pochi che mi rimangono?), come sempre.
Ma è curioso che le aziende ICT non imparino mai niente dalle altre imprese, no?
Eppure si dicono tutte così esperte nell'aiutare le altre imprese a fare business.
C'è da farsi delle domande?

giovedì 6 novembre 2008

Microsoft consumer: che botta!

Microsoft ha creato una nuova divisione consumer e online. La notizia non è nuova, è una decisione della corporate nota da luglio.
Ieri ho conosciuto il general manager, passato costruito in Russia, un mercato che è cresciuto con tassi incredibili.
Non è italiano, ma nato in Svizzera.
Mi chiedevo questo: come mai Microsoft Italia deve mettere il proprio business in mano a uno svizzerotto che viene della Siberia?
Chiaramente è una forzatura la mia, ma è chiaro il messaggio: focalizzarsi sui risultati in questo momento cruciale per la storia dell'azienda.
E stiamo parlando di una country che, soprattutto per l'online, ha portato risultati eccellenti.
E' il segno dei tempi, lo scenario sta cambiando, molto più rapidamente di quanto ci stiamo rendendo conto realmente.
E lo scenario nei prossimi mesi cambierà ancora, vuoi per i servizi sempre più spostati sul web, vuoi per la crisi economica.
Quelli attenti stanno affilando le armi!

mercoledì 5 novembre 2008

Storia di ordinaria incapacità

Ieri sera pioveva. Nulla di che.
I mezzi non arrivavano. Nulla di che.
Mi chiedo però il motivo per cui l'ATM di Milano, avendo installato pensiline elettroniche, non le usi per comunicare con i clienti invece di usarle solo per raccattare pubblicità.
Vergognosa la scritta di attesa di un tram che passa da 4 a 6 a 8 minuti e poi il tempo d'attesa sparisce.
La tecnologia c'è, le persone no.
E non è una questione di cultura, questa è una questione di incapacità, che è tutta un'altra cosa.
Purtroppo questo non è un caso isolato, per fortuna non è nemmeno un esempio, ma è il modo con cui troppo spesso le aziende dimostrano di non saper usare la tecnologia che hanno a disposizione.
Un peccato.

martedì 4 novembre 2008

Ubuntu 8.10 e UMPC

Ho finalmente provato la versione di Ubuntu pensata per gli Ultra Mobile PC.
Il prodotto funziona bene, soprattutto su una macchina come il Q1 di Samsung che ha un processore lento e poca memoria.
Siamo ancora abbastanza lontani dall'eccellenza, ossia da una macchina performante, perché offre il minimo sindacale delle applicazioni, ma siamo sulla buona strada.
Come sempre, dico che questi sistemi Linux sono ottimi per gli istituti scolastici (quanti usano ancora il mio ItalianKnoppix!) ma che per la vita ipermultimediale che ormai facciamo tutti non è ancora all'altezza per combattere con Windows XP.
Non perché sia limitato tecnicamente, perché non lo è, ma perché Linux non è ancora sufficientemente semplice per un utente base, che già trova difficile Windows che è abbastanza guidato.
Ubuntu 8.10 ha fatto dei passi in avanti giganteschi, ma rimane un prodotto di nicchia.
Una bella nicchia.

lunedì 3 novembre 2008