venerdì 27 giugno 2008

Buon viaggio Bill

Bill Gates rappresenta, per gli studenti d'informatica a cavallo degli anni 80 e 90, un mito vivente.
Si è fatto da se, ha imposto un sistema, ha fatto funzionare meglio le cose, ha diffuso i PC in azienda e nelle case.
Begl'anni quelli, dell'era pre-Windows, dove per far compiere qualsiasi cosa a un computer dovevi impazzire di righe di comando, dove i linguaggi di programmazione erano veramente stupidi (Linux non è che si sia spostato troppo da Minix, escludendo le interfacce grafiche).
Gates ha dato una sterzata decisa, creando non solo sistemi operativi duttili, ma soprattutto mettendo a disposizione tools di sviluppo semplici.
Il passaggio generazionale tra TurboPascal (o TurboC) e VisualBasic (o VisualC) ha rappresentato l'esplosione dell'informatica, non della micro informatica, ma di una vera e propria industria.
Penso ogni tanto con un sorriso amaro a tutti quei programmi in Cobol/Fortran oppure fare il debugging (assomiglia tutto pericolosamente al PHP!).
Questo credo sia il più grande merito di Gates: aver creato i presupposti per programmare più facilmente i vari sistemi.
Oggi uno studente non si rende conto di che tipo di rivoluzione sia avvenuta in questi anni, passando rapidamente da comandi Assembler a sistemi più sofisticati, che prendevano il nome di programmazione ad alto livello.
Ovviamente i contro di questo genere di programmazione stanno saltando fuori, con un uso esagerato delle risorse, ma probabilmente non è un problema così grave.
Bill Gates, dunque, passerà alla storia per Windows, ma ha fatto molto, molto di più per questa industria: l'ha creata, realizzando i presupposti affinchè si sviluppasse indipendentemente da Microsoft.
Qualcuno lo considera il diavolo, la rovina del personal computer.
Ma se non ci fossero state le sue pensate, oggi probabilmente starei scrivendo questo testo su di un mainframe, mentre lo posso scrivere da un cellulare o da un computer, da casa o in giro, sempre con la stessa "experiece".
Buon viaggio Bill.
Da martedì Microsoft sarà un'altra cosa, e non mi riferisco solo alla rivoluzione in termini di organizzazione aziendale.
Microsoft sarà meno PC dipendente, più orientata alla pubblicità su internet.
I primi passi li stiamo vedendo già, con la ridda di acquisti nell'area advertising, poi ci sarà a sarà la rivoluzione d'autunno per Office e via di seguito.
Buon viaggio Bill, e grazie di tutto, anche se, e diciamocelo, non tutto mi è sempre piaciuto.
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