mercoledì 21 novembre 2007

Copy right

La notizia della "Siae" olandese che copia dal blog dei "pirati" è di quelle che considero chissenefrega.
Se non che, riflettendoci, fa accaponare la pelle.
Infatti, può un pirata vantare dei diritti di qualcosa che produce, quando calpesta quelli degli altri?
E' semplicemente un discorso di chi predica bene e poi razzola male o c'è qualcosa in più?
Vale la pena fare una riflessione su che cosa significhi essere dei pirati, favorire la circolazione di contenuti coperti da diritto d'autore e capire perché questi signori si siano incazzati.
Di fatto, tutto nasce dalla negazione del diritto di base che è quello della citazione della fonte.
Un diritto di base per il web, ma che in altri ambiti, come per il giornalismo, non è necessario.
Tutto qui?
Ma essere citati come fonte è un diritto? Se è così, chi copia progetti editoriali, non solo notizie, deve andare in galera?
Bisogna fare discorsi seri, molto seri. Non perdersi dietro ad amenità varie.
Che poi facciano notizia e suscitino discussione, questo è un altro discorso.
D'altronde, il fatto stesso per cui ne parlo significa qualcosa.
Share: