mercoledì 18 aprile 2007

Pistorio, Montezemolo e la Telecom

Non vado a chiedere in ST cosa pensano della nomina di Pistorio come AD di Telecom.
E non vado in giro a chiedere lumi sulle dichiarazioni di Montezemolo relative all'intervento del governo sulla vicenda.
Ma Pistorio è il vice di "Luchino" in Confindustria.
Non commento nemmeno quanto dichiarato da Bersani su Wind, che è egiziana, perché Vodafone è italiana, o Fastweb o British Telecom?
Se tutti facessero come Murdoch, ossia è diventato cittadino americano per fondare il suo impero, non sono certo che le cose cambierebbero.
Io sono stato scettico su AT&T, perché sebbene sia la Telco più grande, non aveva i mezzi per entrare in mercati che non conosce in modo approfondito e l'investimento, elevato (anche se relativo per loro), prevedeva dei rischi enormi. Era stata tirata in ballo da Pirelli, aveva manifestato interesse, ma alla fine si sarebbe probabilmente ritirata.
Quello che mi preoccupa non è che Telecom versi in queste condizioni, quanto che per uno straniero è quasi impossibile investire da noi, in tutti i sensi.
Eppure siamo colonizzati: la grande distribuzione ormai parla francese e anche qui la concorrenza italiana non è un esempio di correttezza, l'informatica e internet non parlano italiano, se non in casi particolari.
Forse è meglio che mi fermi qui nell'elenco.
E' un momento triste.
Tristissimo per la nostra economia e per il nostro paese.
E si parla di innovazione, di investire nell'innovazione e nella ricerca.
L'ICT è il fattore più importante, anche se non basta, per crescere.
Share: