martedì 16 gennaio 2007

Umts e wi-max

Qualcuno sta mettendo in giro una voce ad arte.
Ossia, che l'Umts sia una tecnologia vecchia morta ed è stata strapagata tempo fa.
Trovo la questione davvero fastidiosa, nel senso che non si può parlare di nessuna tecnologia dopo anni definendola sbagliata, perché qualsiasi tecnologia, dopo anni, è largamente superata.
Non vorrei rifare l'esempio del VHS e del Betamax...
Trovo questo modo di semplificare i concetti davvero antipatico e del tutto inutile, perché chi non capisce di tecnologia continuerà a non capire, mentre chi ne capisce si sente preso in giro.
L'Umts, è bene ricordarlo, ha visto assegnare le frequenze in piena bolla speculativa di internet, per cui i prezzi sono una diretta consueguenza di un delirio di massa.
Ma andando a vedere le cose, i problemi non sono arrivati dalle licenze o dall'installazione delle rei, bensì dall'incapacità di creare un'offerta adeguata (che inizia a vedersi solo adesso) e dalla mancanza di terminali (la colpa qui è dei produttori).
L'Umts è una tecnologia vecchia e superata soprattutto perché in Asia e nel Nord America non si è sviluppata a dovere, per cui i costruttori, in gran parte concentrati lì, non hanno accelerato nella produzione.
Ora, che gli operatori facciano il loro gioco va benissimo, ma pensare di avere sconti per il wi-max perché si è pagato caro l'Umts non ha molto senso.
Il problema vero è questo: se gli operatori fanno cartello, e fanno cartello, sono loro che decidono quale sarà l'asta per le licenze, e quindi determinano il prezzo.
E non si possono fare aste scaglionate, perché i primi sarebbero penalizzati dal fatto che devono pure spiegare la tecnologia ai clienti.
In qualsiasi caso, probabilmente tra 7 anni il wi-max sarà uan tecnologia superata.
Probabilmente dal P2P in wi-fi (costo della rete a carico dei clienti...).
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