lunedì 27 novembre 2006

Un'opera d'arte su Toro Seduto

Come tutti ormai sanno, io attendo il lunedì mattina con una certa ansia (e non uno ogni quattro, ma tutti).
Il motivo è leggere un certo tizio che scrive su Corriere Economia.
Qui il link all'articolo...

P er il 90%, i videogiochi sono sciocchi, violenti e insignificanti, soprattutto quelli che funzionano con le macchine tipo Playstation. Age of Empire III di Microsoft, arrivato all’espansione intitolata The WarChiefs, cioè una nuova puntata della saga, fa parte della categoria delle rarità intelligenti. Ispirato all’evoluzione di tre civiltà precolombiane impegnate a sfidarsi per controllare le Americhe, il gioco consente di far progredire il proprio popolo, farlo evolvere e conquistare mezzo mondo in guerre stile soldati animati. Age of Empire non è la stessa cosa di studiare la storia, l’economia, l’antropologia o la geografia come qualcuno vorrebbe farci credere, però può aiutare i ragazzini a entrare nelle magie di civiltà ben ricostruire seppure con qualche incongruenza storica. È possibile giocare via Internet affrontando popoli e giocatori da ogni parte del mondo. I popoli sono tre civiltà native del continente americano: la Confederazione Irochese, la Nazione Sioux e l’Impero Azteco. C’è anche una versione da collezione che comprende un paio di libri, un poster, un dvd, un cd con la colonna sonora del gioco e, ovviamente, il videogame.
Pro: buona ricostruzione storica
Contro: serve un computer potente


A parte le stile, riesce a fare incazzare tutti, ma proprio tutti in pochissime righe.
I giochi sono per il 90% sciocchi e violenti e insignificanti? e le canzoni? e i film? Ma lo sa che parla di un'indistria che fattura più della musica?
I peggiori sono quelli che "funzionano" su Playstation: un capolavoro per i legali Sony!
Poi arriva al gioco, che definisce una delle poche rarità intelligenti.
Faccio presente solo questo particolare: lo scopo del gioco è controllare e nel caso distruggere le civiltà locali per prendere il controllo del territorio.
Intelligente, non violento, ma soprattutto non sciocco.
Effettivamente la storia della civiltà umana passa da qui.
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