martedì 17 ottobre 2006

A latere di Stev Ballmer a Roma

OK, il viaggio in Italia scatta perché in Europa doveva passarci. Non era una priorità, probabilmente, ma di certo Microsoft non ha bruciato l'occasione. Anzi.
L'intesa con Monte dei Paschi, per esempio, è un colpo di teatro notevole. Non nel senso spregiativo del termine, ma positivo.
Perché Monte dei Paschi ha presentato un piano industriale per il prossimo triennio davvero rilevante, che ha colpito molto gli analisti, e ha detto loro che la tecnologia sarà il driver che permetterà di raggiungere i risultati.
Ed eccoti l'accordo con Microsoft, partner storico dei senesi, che dice a tutti quanti gli operatori del settore bancario che sarà con l'azienda di Redmond che si possono raggiungere certi risultati. Un bel colpo in un settore storicamente statico nelle scelte, se non per aggragazione.
Poi Ballmer si è occupato di istruzione e di pedopornografia.
Anche in questo caso, sono due casi in cui Microsoft ha potuto mettersi in mostra per la sua eccellenza tecnologica rispetto ai concorrenti.
In tutti i casi non si è parlato di Vista, Office e applicazioni varie.
Si è piuttosto parlato di come tecnologie standard possano dimostrarsi strumenti efficacissimi.
Ballmer ha parlato dell'impegno dell'azienda su vari fronti, dal videogame alla riproduzione multimediale, con molta bravura nel fare le dichiarazioni per le TV radio e giornalisti a conferenza finita. Un gesto di cortesia per chi lo ospitava, un colpo di classe dal punto di vista della comunicazione.
Ma ovviamente, il signora aveva altri grilli per la testa. Grilli di Bruxelles.
A queste domande, non ha risposto. Come sui tema di sicurezza.
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