giovedì 6 luglio 2006

Microsoft: quante notizie su quest'azienda

In questo periodo Microsoft è nel centro del ciclone. UE, alleanze, cambi di organizzazione, lancio di prodotti e via di seguito.
Microsoft sta reagendo, con le sue armi, all'attacco che sta subendo su tutti i fronti. E risponde attaccando, ovviamente, ma in maniera ordinata.
Ieri, siccome avevo un po' di cose in arretrato, non ho avuto tempo di parlare dell'addio, in mutande, di Stefano Maruzzi alla filiale italiana di Msn.
E non ho parlato nemmeno di Witts, vicepresidente di Microsoft che ho incontrato in modo quasi roccambolesco in una caotica Roma.
Le due faccie di Microsoft, così diverse, avevano un qualche cosa in comune: una strategia a medio termine e una visione.
E soprattutto una cosa in comune: si parla di business, ma si riesce a parlare d'altro, passando da Office a Xbox (terreno minato per entrambi) con una coerenza di scelte.
Visto che non sono stati catechizzati, la visione all'interno dell'azienda è chiara. Non so se riusciranno a vincere la sfida del web 2.0, visto che Microsoft con Internet, o forse diciamo Billa Gates con Internet, ne ha azzeccate poche. L'informatica, è la storia che ce lo insegna, passa delle fasi in cui c'è un'azienda che guida il mercato/industria e poi c'è un ricambio. Bill Gates riuscì a superare IBM perché aveva quella freschezza, rapidità e idee che non potevano avere i vecchietti di IBM. Lo stesso è avvenuto con la Playstation, messa in crisi dai giovani della Microsoft. Così potrebbe accadere a Redmond, già da oggi e in futuro.
Lo hanno capito benissimo, questa è la differenza, sono consci della sfida.
Della difficilissima sfida.
Ma consentitemi di fare una considerazione: la sfida non arriva da OpenOffice.org o dai portali/blog: la sfida arriva da chi ha una visione e una filosofia a supporto dei prodotti, ma la tempo stesso grandi risorse da investire in piccole start up con idee incompiute. E' la visione del quadro generale che fa la differenza.
Questa è sempre stata la marcia in più di IBM, poi di Microsoft. Di chi è capace di inventare e supportare un mercato, a ogni livello.

Update: Microsoft entra nella formula 1. La strategia di branding, di occupazione di spazi e esplorare nuovi territori, come vedete, continua. Ma significa, e questo lo notano in pochi, che ha voglia di mettersi in gioco e ha ancora tanta voglia di essere protagonista.
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