mercoledì 21 giugno 2006

Ma andiamo così male (come ICT)?

Prendo dal blog di ".ICT & tech solutions", il supplemento de Il Sole 24 Ore, un commento sulla situazione dell'informatica italiana alla luce di quanto è emerso dall'ultimo rapporto Aitech-Assinform.
In un mare di dati qualche volta conviene sentire anche la voce delle aziende, che non sempre è d'accordo con le analisi di mercato, anche se autorevoli. I dati del Rapporto Assinform (www.assinform.it) illustrano un panorama che non sempre rispecchia la realtà. E non tutti gli operatori del settore si accodano al mainstream del pensiero unico del tutto-va-male. Questo ne è un esempio.
“E’ di ieri la notizia – emersa dalla presentazione del rapporto Assinform 2006 - che l’Italia è in coda nel mondo per investimenti IT, perché ha perso la sua capacità di innovare. I dati parlano chiaro: in Italia il Pil è rimasto quasi fermo e l’Information Technology è cresciuta dello 0,9 per cento rispetto al 2005 e le previsioni per il 2006 non sono entusiasmanti”, ha affermato Gian Luca Sacco, Direttore Markting di UGS Italia, società leader nella fornitura di software PLM.
“Questa congiuntura di mercato particolarmente sfavorevole a livello nazionale, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti in innovazione tecnologica, rischia di lasciare indietro le aziende che non sono in grado, ad esempio, di comprimere il time-to-market e che si focalizzano invece sul controllo dei costi. Riteniamo che la situazione tuttavia stia migliorando, in Europa ma anche in Italia, se è vero, come molti analisti sostengono, che la crescente domanda di sistemi PLM (product lifecycle management) è un ottimo indicatore della propensione all'innovazione. La nostra azienda ha commissionato di recente una ricerca condotta su 105 aziende europee (di cui 23 italiane, 40 tedesche e 42 inglesi), con un fatturato superiore ai 100 milioni di dollari. La ricerca ha evidenziato che l’innovazione è l’aspetto su cui le imprese si stanno focalizzando maggiormente, allo scopo di sviluppare prodotti migliori e accelerare i tempi di rilascio sul mercato (time-to-market), e che l’asset chiave per raggiungere tale obiettivo è la tecnologia. Quasi il 90% degli intervistati ritiene che la tecnologia sia un elemento importante se non critico per raggiungere gli obiettivi legati all’innovazione”.

Sono perplesso.
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