venerdì 23 giugno 2006

Adozione di tecnologia

Vado a memoria, per cui quel che scrivo potrebbe essere sbagliato.
Venturi di Cisco, Vice President della corporation e AD italiano, ha mostrato una slide del US Boreau o Labour Statistics e di McKinsey da cui emerge una ricerca interessante svolta sul 25% di aziende che vanno bene e sul 25% di quelle che vanno male e l'adozione di tecnologia (che è una conseguenza).
Insomma, una statistica che si occupa delle parti laterali dei grafici, visto che la concentrazione è al centro.
Che cosa emerge?
Per quanto riguarda la produttività, il delta percentuale tra quelle che vanno bene e quelle che vanno male è del 20%.
Per chi si occupa di transazioni, che vanno dalla cassa di un supermercato a chi si occupa di tenere tracccia di operazioni bancarie, il delta è già molto interessante: 170%. Come dire, la differenza tra andare a gonfie bene e la bancarotta.
Il terzo punto riguarda le aziende che si occupano di interazione con i clienti, leggono i dati e rispondono ai clienti in modo preciso, dettagliato, spesso anche anticipando le richieste. Il delta, in questo caso, è del 540%.
Questo per dire che la nostra non è più una società industriale, o lo è sempre meno, e che dal 1900 le aziende che si occupano di interazione sono passate dal 5 al 40% del PIL mondiale.
La tecnologia è il fattore trainante delle aziende che si occupano di interazione con i clienti. E sono quelle in cui la differenza tra chi va bene e chi va male è più evidente.
Investendo nelle tecnologie giuste, adatte ai propri processi di business, si possono trarre vantaggi consistenti.
Ma non è sempre facile investire nelle tecnologie adatte alle reali esigenze delle aziende aziende.
Una nuova stagione per le consulenze?
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